di PAOLO SINIBALDI
PESCARA – Per il secondo anno consecutivo, l'Italia ospita l'Ironman 70.3 di triathlon, o meglio la città di Pescara. Un riconoscimento non da poco per l'organizzazione portata avanti da We Can Sport Events, che sabato mattina ha dato appuntamento a tutto lo staff, alla stampa e alle istituzioni per presentare l'edizione 2012 di questa rassegna internazionale che avrà il suo culmine domenica 10 giugno. Come gli esperti sanno, 1.9 km di nuoto, 90 km di bici e 21 km di corsa, con quartier generale, partenza e arrivo in zona Nave di Cascella. Ma ciò che non tutti sanno è che i numeri sono in continua ascesa, anche rispetto alla prima edizione della scorsa stagione che era stata un successo clamoroso: 1700 iscritti provenienti da 49 paesi del mondo, ma le iscrizioni sono ben lungi dall'essere chiuse, per cui è lecito pensare di crescere ancora.
Il direttore dell'evento, il tedesco Wolf Hardt, ha dichiarato che a Pescara ci sono tutti gli ingredienti per poter coniugare la precisione teutonica e la fantasia italiana, lui che del nostro paese è ormai innamorato da qualche anno. Parole, numeri, fatti concreti e filmati spettacolari, tutto questo e anche di più nel corso del vernissage che ha fatto registrare il tutto esaurito. Tante le autorità che non hanno voluto mancare all'appuntamento, in primis Ricotta, Masci e Testa che hanno dato vita a un mini-dibattito dal tema “Pescara l'ombelico del mondo del triathlon, un evento creato in Abruzzo per l'Italia dal sapore internazionale”. Svelati alcuni particolari relativi ai percorsi di gara; ad esempio, la prova di corsa attraverserà anche il Ponte del Mare, mentre per il ciclismo al momento bisogna ancora scegliere tra un paio di ipotesi legate alla sicurezza e al manto stradale.
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