domenica 29 novembre 2020

Tra una settimana la Maratona di Valencia con Daniele D'Onofrio al via

 

Domenica 6 dicembre si correrà a Valencia una delle maratone dal percorso considerato più veloce. Non si tratterà di una maratona come quelle che eravamo abituati a vedere prima della pandemia, bensì una gara riservata ai soli big della disciplina,a invito. Ci saranno atleti e atlete tra i più quotati in campo internazionale, per un totale di 218, tra cui anche due azzurri. Che poi sono anche i campioni italiani in carica (ma di mezza maratona): Valeria Straneo, alla ricerca del pass olimpico, e l'abruzzese Daniele D'Onofrio, all'esordio sulla distanza di 42,195 km.

Daniele di è preparato per questo grande evento nelle sue zone, cioè fra Scontrone dove vive e Castel di Sangro, cercando di limitare al massimo quindi spostamenti e disagi dovuti all'emergenza Covid e anche all'inserimento dell'Abruzzo in Zona Rossa. Non nasconde di essere emozionato, perché a 27 anni questo potrebbe essere davvero un momento decisivo per la sua carriera: “E' una vigilia particolarmente sentita, non lo nego. Ma insieme al mio allenatore (l'ex siepista Luciano Di Pardo, ndc.) abbiamo deciso di impostare la gara in maniera tranquilla, ovvero cercando di fare innanzitutto esperienza e poi anche un buon risultato cronometrico, evitando però di fare salti nel buio. Ho in testa di transitare alla mezza in 1h06-7, per poi chiudere in progressione. Ciò che mi interessa di più è finire la gara con buone sensazioni, perché questo deve essere un trampolino di lancio e non una prova traumatica”.

Il programma di allenamento: “Ho corso circa 180 km settimanali, quindi benzina nelle gambe ne ho messa a sufficienza e da questo punto di vista mi sento con la coscienza a posto. Quello che mi manca è l'aspetto tattico, visto che sono all'esordio, quindi dovrò imparare in fretta a capire quando spingere e quando invece andare più tranquillo”.

Perché Valencia: “Sono super contento di esordire proprio in questa maratona spagnola, sia per il lotto dei concorrenti di valore mondiale sia perché il percorso è molto scorrevole. Le condizioni per fare bene ci sono, ma ripeto, voglio gareggiare senza troppe pressioni cronometriche per questa volta”.

Da tenere presente che la Maratona di Valencia è classificata con l'etichetta Platino, fattore che consentirà ai primi 10 classificati uomini e donne di ottenere in automatico l'accesso alla gara olimpica indipendentemente dal crono, previa ovviamente la convocazione della rispettiva federazione nazionale.

Tokyo 2020 (2021) resta in fondo un sogno, ma siccome non costa nulla, tanto vale provarci.





giovedì 26 novembre 2020

Parliamone... Atletica Paralimpica

 https://youtu.be/prxHAgHshdU


Ospite: Ruggero Visini 

Palma d'oro al merito tecnico per Enrico Obletter

Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ha assegnato in occasione della Giunta Coni, le Stelle al Merito Sportivo, le Palme al Merito Tecnico e le Medaglie al Valore Atletico relativi all’anno 2019.

C'è anche tanto Abruzzo in questi riconoscimenti di livello assoluto. 

Il Coni ha voluto sottolineare in questo modo anche lo straordinario traguardo raggiunto dalla Nazionale di Softball, che nel 2019 ha conquistato la qualificazione per i prossimi Giochi Olimpici che sono in programma a Tokyo dal 23 luglio all’8 agosto 2021. Premiato il testino Enrico Obletter, manager delle azzurre, con la Palma d'oro al Merito Tecnico, meritata grazie al successo delle azzurre nel Torneo di Qualificazione Olimpica Europa/Africa arrivato 21 giorni dopo l'11esimo titolo Europeo conquistato in Repubblica Ceca (a Ostrava).

"Vorrei ringraziare il mio staff e le ragazze della nazionale che hanno contribuito non poco a questo premio", questa la dedica che ha voluto fare Enrico Obletter (in foto) all'indomani del prestigioso riconoscimento. 

Del Collare d'oro è stato insignito invece un altro abruzzese, ovvero Sabatino Aracu (di recente rieletto per il prossimo quadriennio al vertice della Federazione Internazionale Sport Rotellistici), in quanto presidente di federazione internazionale olimpica estiva che sarà ai prossimi Giochi Olimpici.







lunedì 23 novembre 2020

L'equitazione si prepara a nuovi eventi anche a dicembre

Anche gli sport equestri sono in Zona Rossa. Ma è evidente che non tutte le discipline sportive hanno subito uguale impatto da questa decisione governativa. Gli sport equestri sono tra le discipline che meno disagi hanno avuto da questi continui cambiamenti delle ultime settimane, perché hanno caratteristiche che consentono lo svolgimento di gran parte delle attività. E anche per i prossimi giorni, a chiusura della stagione, sono previsti importanti concorsi su territorio regionale.

Ne abbiamo parlato con il presidente della federazione abruzzese (la Fise) Rocco De Nicola: "In primis, ci tengo a dire che ciascuno di noi deve fare la sua parte per evitare il diffondersi del contagio. Tutto ciò, sia nella vita sportiva sia nella normale quotidianità. Credo che i segnali che gli sport equestri hanno dato nei mesi passati, quando molti ritenevano che l'emergenza fosse passata, siano stati sempre improntati al rigido rispetto delle normative".

Cosa le chiedono gli utenti e gli appassionati in questa fase di Zona Rossa? "La domanda principale è la possibilità di spostarsi da un comune all'altro per poter raggiungere le strutture dove allenarsi o praticare, o accudire il proprio cavallo. Ebbene, quando ci sono motivazioni adeguate, previa autocertificazione, gli sport equestri sono consentiti, non è possibile lasciare i cavalli senza accudimento, lo prevede il protocollo e non c'è bisogno di particolari interpretazioni. Una situazione radicalmente diversa da quanto successo nel corso del lockdown primaverile, quando addirittura la vita stessa dei cavalli era a rischio. Inoltre, chi si prepara per competizioni nazionali, si può spostare anche da una regione all'altra".
Alcune precisazioni: "E' normale che si debba prestare attenzione il più possibile a non svolgere attività pericolose, per il ben conosciuto motivo di non intasare gli ospedali in caso di infortuni. Da specificare che sono sospese le attività di base, cioè: i centri sportivi sono chiusi nel senso che non è possibile fare la solita attività a livello di scuole di equitazione, però nello stesso tempo gli impianti sono aperti per prepararsi e allenarsi ai concorsi".
Quanto la stagione degli sport equestri è stata danneggiata dal Covid? "La stagione la completeremo quasi al cento per cento e per noi è un grande successo. Nel mese di dicembre in Abruzzo organizzeremo altri due eventi molto importanti. Il 5-6-7 dicembre un concorso nazionale di Salto Ostacoli al Teaterno di Chieti Scalo; il 13 dicembre Campionato Regionale di Endurance a Sant'Eusanio del Sangro nella riserva di Serranella. Lo svolgeremo in una data unica, a differenza degli anni passati in cui si svolgevano su più tappe. Ma sarà una bella chiusura di stagione.
In questo periodo, organizzare un campionato come nel caso dell'Endurance, è anche un bel segnale di coraggio e dà continuità a questa disciplina, ricca di tradizione nella nostra regione. Come del resto anche il Dressage, il Salto Ostacoli, il Completo, i Pony e tutte le altre".
Insomma, il binomio uomo-cavallo resta vincente nel contesto di un panorama sportivo generale molto penalizzato dalle decisioni in materia anti-Covid.




Gli sport invernali abruzzesi attendono la ripartenza della stagione


Le prime nevicate hanno già imbiancato le principali cime abruzzesi, segno evidente che la stagione invernale sta per iniziare. Almeno climaticamente. Per tutto il resto, invece, occorrerà attendere le evoluzioni del Covid e dei relativi Dpcm, che al momento lasciano un punto interrogativo sulla ripartenza degli sport invernali in Abruzzo. Specie in questa fase, in cui la nostra regione è stata inserita nella cosiddetta "zona rossa". Nonostante tutto, negli ambienti federali abruzzesi circola un pizzico di ottimismo. Parola al presidente del comitato regionale Fisi, Angelo Ciminelli: "Dobbiamo essere fiduciosi, perché i provvedimenti governativi hanno in qualche modo anticipato il periodo classico della riapertura degli impianti sciistici e quindi, se tutto dovesse andare come da programma, la stagione sciistica degli impianti e nello specifico anche quella prettamente sportiva, si potrebbe salvare". Come evitare gli assembramenti negli impianti di risalita, anche questo è un tema di attualità: "Esiste tutto un protocollo che, se rispettato, non creerà alcun problema in tema di mancato distanziamento fisico. Un protocollo già sperimentato, funziona bene, certo ci saranno delle piccole limitazioni ma in questo momento non è certo questo che ci fa paura. E anche gli utenti si adegueranno. Inoltre voglio sottolineare che le peculiarità degli sport invernali, che si svolgono all'aria aperta e con una serie di protezioni già abitualmente utilizzate, sono un punto a nostro favore". Discorso-sicurezza: "Mi faccio promotore di un'idea che deve aiutare tutto il sistema a venirci incontro e noi ad andare incontro al sistema. Mi riferisco al sistema sanitario, che non dovremo assolutamente rischiare di appesantire quando si riaprirà la stagione invernale. Cioè, invito tutte le stazioni sciistiche della nostra regione a dotarsi di un piccolo punto di primo soccorso, così da risolvere in loco eventuali piccoli infortuni che dovessero colpire gli sciatori. Senza quindi doversi recare in ospedale, anche per banali infortuni, perché è evidente che in questa fase ci sono interventi di altro tipo che devono avere la priorità". Fatti salvi gli atleti e gli eventi di interesse nazionale, la federazione abruzzese prevede una stagione sportiva... "Direi sulla carta più che buona, come conferma anche il calendario che abbiamo diramato visionabile sul nostro sito e sulla nostra pagina social. Nei giorni scorsi si è anche aggiunta una prova di Coppa Italia giovanile per quanto riguarda lo sci di fondo, prevista il 16 e 17 gennaio a Alfedena (Aq)".

La Federazione Italiana Sport Invernali ha fornito, con delibera dello scorso 6 novembre, un'interpretazione molto restrittiva della qualifica di "atleta di interesse nazionale". La scelta, per quanto impopolare, era dettata unicamente da un'esigenza di coerenza, permettendo l’attività solamente a quel movimento sportivo che, nel mese di novembre, aveva pianificato la partecipazione a manifestazioni di interesse nazionale. In un momento di inasprimento delle misure predisposte dal Governo a tutela della salute nazionale, la Federazione ha, infatti, ragionato con senso di responsabilità nell’intenzione di limitare il possibile contagio da covid-19 e ad evitare che la montagna venisse nuovamente additata quale luogo di assembramento e di conseguenza causa del peggioramento dei dati sul contagio.

Nella giornata odierna, la Conferenza Stato Regioni ha approvato le Linee Guida per l'accesso agli impianti di risalita che, a breve, dovranno essere validate dal Comitato Tecnico Scientifico. La speranza federale è di avere un'apertura generalizzata degli impianti di risalita nel rispetto della sicurezza sanitaria, nel frattempo la Federazione può procedere per il momento ad allargare la definizione di "atleta di interesse nazionale" agli atleti delle categorie giovanili e master, nella loro totalità, rimasti esclusi dalla precedente deliberazione, la cui partecipazione a competizioni nazionali e internazionali - comprese quelle programmate in data successiva al termine di vigenza del DPCM del 3 novembre -, nonché agli allenamenti a queste ultime funzionali, sia disposta dalle società o associazioni sportive o dai GSMNS di appartenenza. Le sopra illustrate disposizioni federali entreranno in vigore a partire dal prossimo lunedì 30 novembre p.v.

Corre l'obbligo precisare che ogni decisione relativa all'effettiva partecipazione degli "atleti di interesse nazionale" alle manifestazioni agonistiche e agli allenamenti di cui sopra rimane subordinata alle opportune valutazioni e decisioni in merito da parte delle società, delle associazioni sportive e dei Gruppi Sportivi Militari Nazionali e di Stato di appartenenza.










sabato 14 novembre 2020

Coni e Regione insieme per Tutela Talento Atletico

Torna puntuale l’appuntamento con una delle premiazioni sportive più attese, la cui lente d’ingrandimento sarà puntata sugli atleti giovani con maggiori prospettive nazionali e internazionali. Una premiazione voluta da Coni e Regione Abruzzo, che si svolgerà non in presenza ma on line attraverso una diretta Facebook, giovedì 3 dicembre a partire dalle ore 16 sulla pagina del Coni Abruzzo.

La premiazione avrà come oggetto la stagione sportiva 2019, di 16 atleti così suddivisi: 14 premi per atleti tesserati che hanno conseguito risultati nelle discipline sportive inserite nel programma dei prossimi Giochi Olimpici; 2 premi per atleti tesserati che hanno conseguito risultati nelle discipline sportive non inserite nel programma olimpico.
Il progetto prevede l’istituzione di premi da assegnare, sulla base delle segnalazioni da parte delle società, ad atleti residenti in Abruzzo tesserati per società sportive affiliate in Regione, iscritte al registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche del Coni.
L’entità del premio assegnato verrà così ripartito: 60% agli atleti; 40% alle società di appartenenza con l’impegno ad utilizzarli per la
valorizzazione tecnica degli atleti stessi.
Questo l’elenco dei premiati per le discipline olimpiche: Vittoria Quoiani (Armonia d’Abruzzo ginnastica ritmica, nella foto), Samuele Baliva (Centro Taekwondo Celano), Cesare Mancini (Pescara Pallanuoto), Manuela Spica (Asd Gymnasium Scherma), Niccolò Filoni (Asd Nuovo Basket Aquilano), Alberto Di Silvestre (Teate Volley), Ludovica Montanaro (Atletica Gran Sasso), Margherita Cerritelli (Tennistavolo Vasto), Pietro Jan Bellot e Giulia Grilli (Svagamente Asd Vela), Diletta Canonico (Armonia d’Abruzzo ginnastica ritmica), Francesco D’Alessandro (Pugilistica Di Giacomo), Giammarco Donatelli (Atletica Aterno Pescara), Claudia Scampoli (San Gabriele Vasto Volley), Ramses Mucilli (New Dancenergy Asd); per le discipline non olimpiche, Alessio Clementoni (Pattinatori Bosica) e Luca Casagrande (Asd Shaolin Wushu Kung Fu Pescara). Le domande pervenute sono state esaminate da una commissione composta dal presidente del Coni Abruzzo, da due componenti della Giunta Coni e dall’assessore allo sport della Regione.La commissione ha quindi provveduto alla stesura delle graduatorie, con l’elenco finale dei 16. Che non possono essere atleti già premiati negli anni precedenti, quindi  l'obiettivo è di premiare sempre i migliori giovani e sempre con un ricambio seguendo un criterio basato su punteggi conseguiti collegati a risultati ottenuti.