lunedì 2 aprile 2012

LA SEMPLICITA' CHE ABBATTE OGNI CONFINE: IL MAGGIOLINO





“Il segreto del Maggiolino? La semplicità che abbatte ogni confine”

di PAOLO SINIBALDI

Il segreto del Maggiolino? Non saprei essere preciso se dovessi indicarne uno soltanto.
Tutti i miti, tutte le leggende hanno un segreto, più segreti, ma in realtà forse la vera spiegazione è nel mix tra tutte le componenti che lo rendono appunto mito, leggenda.
La prima cosa che mi viene in mente quando penso al Maggiolino – a tutti i modelli, dai primi fino a quelli più recenti – è la semplicità.
Spesso i grandi capolavori non solo del mondo automobilistico, sono di una semplicità geniale. Tanto semplici, che quasi quasi passano inosservati, eppure colpiscono nel segno. Eppure sono immortali, eterni, in un mondo in cui compri una maglia e l'anno dopo passa di moda, in un mondo in cui un allenatore di calcio pagato milioni di euro può resistere anche solo il tempo di due sconfitte consecutive, in una fase storica in cui un sistema operativo di un computer ancora nuovo... è già vecchio tecnologicamente. Ahinoi...
La semplicità sta nelle forme e nelle geometrie.
Ricordate quando giocava a calcio Michel Platini? Un suo passaggio straordinario e decisivo, fatto da lui sembrava la cosa più naturale al mondo, ma se ci provassimo noi sarebbe un pasticcio; così come una punizione all'incrocio dei pali di Maradona o una serpentina di Messi, o un rovescio incrociato di John McEnroe. O, ancora, una semplice magliettina bianca indossata da George Clooney o una qualsiasi vestaglia da Naomi Campbell.
Il Maggiolino è ovale, lineare, con gli occhioni rotondi e la faccia sorridente. Dategli una matita e un foglio di carta... e lo potrebbe disegnare un qualsiasi bambino dotato di entusiasmo e inventiva.
Ma dovrebbe essere un genio per indovinare tutti gli ingredienti giusti al posto giusto, per renderlo un disegno in grado di avere successo in Italia, in Germania, in Brasile, in Messico, negli Stati Uniti, in Sudafrica.
Quel genio ha un nome e un cognome: Ferdinand Porsche. Colui che nel 1934, 1935 e 1936 mise su carta e poi su ferro quello che si rivelò la più grande e duratura invenzione nel campo automobilistico mondiale.
Non è un caso che la linea immortale del Maggiolino sia quella altrettanto ovale e semplice della Porsche 911, l'automobile che più di ogni altra ricorda il Maggiolino, pur con diverse caratteristiche.
A noi innamorati di questa filosofia di vita e di queste forme così “rotondemente” affascinanti, non interessa nulla di ciò che ci cambia attorno senza una logica ben precisa se non quella del marketing pasticciato. Noi non neghiamo il cambiamento, anzi lo cavalchiamo, ma senza stravolgere un progetto iniziale che deve continuare ad esistere.
Non siamo noi a decidere il successo o il fallimento di un “ovalino”, è il popolo di ogni dove a decretarne il trionfo.
Ecco, facciamo i retorici: abbattendo ogni etnia e religione, ogni preconcetto o forma di nichilismo.
Il Maggiolino è leggenda, il Maggiolino non parla una lingua ma parla tutte le lingue.
Grazie Ferdinand.

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