giovedì 30 aprile 2020

Verso il 4 maggio: Coni e federazioni incontrano la politica pescarese

Il 4 maggio è un primo step verso un ritorno graduale alla normalità, anche per il mondo dello sport. Ora si entra nella fase più strettamente operativa, alla ricerca delle forme giuste ma anche concrete e tenendo sempre in primo piano la sicurezza e il distanziamento sociale. Ne hanno discusso in videoconferenza il presidente del Coni abruzzese Enzo Imbastaro, i rappresentanti di alcune federazioni del pescarese e regionali e il sindaco di Pescara Carlo Masci, che ha chiesto questo incontro alle parti sportive per capire meglio come muoversi, con l’assessore comunale allo sport Patrizia Martelli, il presidente della commissione sport Adamo Scurti e il consigliere Claudio Croce.
In primo piano la riapertura degli impianti (a cominciare dal polo principale, cioè lo stadio “Adriatico-Cornacchia”), quali atleti potranno accedervi, la distinzione tra sport individuali e sport di squadra, così come le prospettive in chiave estiva.
La parte sportiva era rappresentata, oltre che da Imbastaro, dal segretario regionale Claudio Ruffilli, dalla Figc provinciale (delegato Emidio Santacroce), dall’atletica provinciale (delegato Augusto D’Agostino), dalla pallacanestro regionale (presidente Francesco Di Girolamo), dalla pallavolo provinciale Pe-Ch (delegato Mattia Di Gregorio), dagli sport rotellistici regionali (presidente Giovanni Di Eugenio) e dal nuoto regionale (presidente Cristiano Carpente).
Il Coni in apertura ha espresso la sua posizione: “Ho chiesto di prolungare l’orario di apertura degli impianti - ha dichiarato Imbastaro - quando ovviamente si allargherà la possibilità di praticare attività sportive a tutti e non, come in questa prima fase, ai soli atleti di interesse nazionale. E poi l’aspetto economico: chiediamo a gran voce, a tutela delle società sportive già messe a dura prova da questo lungo e forzato stop, di congelare gli affitti delle strutture. Ho visto buona volontà dall’area politica,  che nei limiti del possibile cercherà di fare la sua parte”.
Non semplice da dipanare la matassa riguardo all’accesso agli impianti sportivi ad esempio degli atleti di sport di squadra, seppur in forma individuale. In questo senso occorrerà attendere direttive nazionali, come del resto si attende che tutte le federazioni diramino le liste degli atleti di “interesse” che potranno da subito usufruire degli impianti (dei campi, ma attenzione, non degli spogliatoi).
Si è parlato infine di prospettive estive, con riferimento alle tante attività sportive legate ai bambini. Come ad esempio il tradizionale progetto “Lo sport non va in vacanza”. Anche in questo caso, è innegabile che le problematiche siano tante e siano correlate all’andamento del virus nelle prossime settimane. In ogni caso, sono al vaglio formule alternative e per questo le parti si sono date un nuovo appuntamento tra due settimane.
Nella foto, il presidente del Coni Abruzzo.


mercoledì 29 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 10

https://youtu.be/9ZuPr6uiIpQ


#Parliamone... social version (puntata 10): l'#ospite in videocollegamento è il #rugbista della #nazionale e della #BenettonTreviso, il teramano #MarcoRiccioni.
Ma anche...
- #rassegna media internazionale, nazionale e sportiva.
- il momento social, a casa dei #parrucchieri #StileDue (#video interessantissimo di Aurelio Giansante, davvero utile per tutte le donne in visione).
- l'aforisma.
* Da un'idea di #PaoloSinibaldi.
* Con la collaborazione di Vittoria Marzari.
👍 State con noi, anche e soprattutto in #Emergenza #Covid19 #Coronavirus.
#LaTvlab #SocialMediaServiceTelevision #ComunicazioneIntegrata #TelevisioneSocial

🏈🇮🇹🆕️

domenica 26 aprile 2020

In Kuwait con un sogno: Tokyo... 2021

E’ giovane - 29 anni - e con un obiettivo ben preciso da raggiungere. Simone Testasecca è un allenatore di nuoto che fino a qualche mese fa viveva a Montesilvano e, passando per esperienze prima a Modena e poi in Florida, dal primo ottobre scorso è in Kuwait dove è il responsabile del Senior team della federazione locale.
Come sei arrivato in Kuwait?
“Sono arrivato qui tramite Gianluca Alberani (famoso coach internazionale, ndc), che era stato contattato da Husain al Musallam vicepresidente della Fina e presidente del comitato olimpico asiatico, Alla ricerca di allenatori per la nazionale di nuoto del Kuwait”.
Come si svolgeva la vita in Kuwait fino a due mesi fa e come è ora la situazione?
“Fino a due mesi fa la vita si svolgeva normalmente, con sedute intense di allenamento tranne il venerdì, che qui è giorno di preghiera. Dal 12 marzo invece c'è stato il blocco totale, comprese le piscine e le palestre. Sto comunque continuando a seguire gli atleti con allenamenti homemade per cercare di mantenere la forma fisica. La ripresa delle attività è prevista per il 24 maggio, in concomitanza con la fine del Ramadan”.
Che cosa hai trovato al tuo arrivo, a livello sportivo?
“Hanno strutture incredibili, in cui più volte hanno ospitato i giochi del golfo Arabico e a novembre i mondiali juniores di pallanuoto. Per quanto riguarda il livello dei nuotatori, il Kuwait è il paese più forte nel golfo Arabico: la squadra assoluta è composta da 8 atleti dai 16 anni in su. Ci sono diversi elementi che rientrerebbero in finale B anche nei campionati italiani assoluti”.
Lontanissimo da casa, qual è il tuo obiettivo?
“Andare alle Olimpiadi. Abbiamo un atleta, Waleed Abdulrazzaq, che agli scorsi mondiali in Corea ha nuotato 50.61 nei 100 stile libero e il minimo olimpico era stato fissato in 50.03. Ci siamo quasi”.
In Kuwait cosa pensano della pandemia?
“Il Kuwait è stato tra i primi a chiudere totalmente le frontiere. Infatti i numeri sono molto bassi ed è il paese con più tamponi effettuati in relazione alla popolazione. Qui sono abbastanza ottimisti e stanno programmando il futuro”.
E l’Italia?
“Mi manca tanto nonostante i problemi. Spero ci siano le condizioni per poter tornare un giorno e riportare l'esperienza maturata”.






Nella foto in alto, Simone Testasecca è con Ali Zamel, classe 2002, il nuotatore con maggiori prospettive del Kuwait.


sabato 25 aprile 2020

Lettera della Fise alla Regione Abruzzo

⭕ LA LETTERA DELLA FISE ABRUZZO  AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D'ABRUZZO E AGLI ASSESSORI DELLO SPORT E DELL'AGRICOLTURA 🆘️

La ripresa degli sport equestri in Abruzzo, più che un'esigenza è una vera e propria emergenza. Il presidente della Federazione italiana sport equestri (comitato regionale) Rocco De Nicola ha inviato una accorata lettera alla Regione Abruzzo per sensibilizzare tutti a una questione gravissima che sta mettendo a repentaglio anche la vita dei cavalli.

"Il Coronavirus ha purtroppo prodotto devastanti conseguenze non solo sanitarie ma anche sotto l’aspetto economico, sottoponendoci a una prova grave, tra le più difficili degli ultimi decenni.
D’altra parte, la pratica degli Sport Equestri e l’allevamento e addestramento del cavallo atleta è perfettamente compatibile con le misure di prevenzione del contagio, perché prevede un ampio distanziamento, si pratica all’aria aperta e non produce contatto fisico tra i praticanti, né prevede l’utilizzo di ambienti chiusi.
L’attività equestre nella nostra Regione oltre ad essere una importane realtà sportiva, socializzante, curativa e riabilitativa, ha anche un valore economico con un indotto e sviluppi occupazionali apprezzabili.
Il necessario e inevitabile blocco dell’attività sportiva per impedire la diffusione del virus ha provocato una fortissima crisi di questo settore, resa ancor più grave proprio per la presenza di quei fantastici compagni di gioco e di sport che sono cavalli e pony, che necessitano di cure, mantenimento, pulizia, movimento e benessere, anche in questa fase di inerzia forzata.
Chiedo un Vostro urgentissimo intervento di aiuto economico per le ASD affiliate alla Federazione Italiana Sport Equestri e ad altre organizzazioni e per consentire la ripresa dell’attività equestre nell’ambito delle Associazioni Sportive abruzzesi già gravemente compromessa.
A tal fine le nostre organizzazioni saranno impegnate a garantire il pieno rispetto delle norme in tema di sicurezza della Sanità pubblica che sono ulteriormente adattate alla nostra specifica realtà sportiva (scaglionamento degli accessi alle strutture, diversificazione di orari e giornate, creazione di spazi dedicati, ecc.)".



mercoledì 22 aprile 2020

PARLIAMONE... social version puntata 8

https://youtu.be/oe5s-7vGq1c

+++ ORA IN ONDA +++
Ecco l'ottava puntata di #Parliamone... social version.
Si parla di #finanza, e delle nostre finanze, in tempo di #Coronavirus..
Ospite: VINCENZO DI PECO, consulente finanziario di una grande banca di investimento.
📉🆘💲
E poi: rassegna stampa (in questo caso un video che sta facendo molto discutere), momento social (non vi perdete la poesia pescarese di Cetteo Pennese) e l'aforisma questa settimana di Vittoria Marzari.

Dove: sui social network di #LaTvlab FACEBOOK - INSTAGRAM E YOUTUBE.
Durata: 15'.

Atletica: Stefano Mei e il suo legame con l’Abruzzo

Stefano Mei è stato uno dei più grandi esponenti che l’atletica leggera abbia mai avuto. In Italia e nel mondo. Mezzofondista dal talento cristallino, forte in campestre e fortissimo in pista, polivalente dagli 800 ai 10.000 metri, mai sceso a compromessi con le lusinghe del doping. Campione europeo dei 10.000 metri a Stoccarda 1986 in una storica volata a tre tutta azzurra, davanti a Cova e Antibo. Elegantissimo nel suo incedere da vero campione con la C maiuscola, oggi Mei è un dirigente sportivo dell’atletica che ha l’obiettivo di diventare presidente nazionale, ma soprattutto ha voglia che i “suoi” ragazzi tornino in campo: “L’atletica deve ripartire, ma al momento credo debba prevalere la razionalità. Dovendo evitare ogni tipo di assembramento e considerata la lunghezza di un meeting del nostro sport, vedo tante problematiche da risolvere e immagino un ritorno alle attività dopo agosto. Finché non si troverà una soluzione al problema-Coronavirus, conviene aspettare e accettare anche qualche eventuale cambiamento che giocoforza questa emergenza comporterà. In atletica e in tutti gli altri ambiti della nostra vita”. Che rapporto hai con l’Abruzzo? “Farò una confidenza. La mia prima fidanzatina, quando avevo 17 anni, era proprio di Pescara ed era Anche lei una atleta ma... non svelerò il suo nome! E poi, ancora oggi, ho tanti amici, mi vengono in mente ad esempio Mario De Benedictis (fratello del marciatore olimpico Giovanni, ndc.) e Augusto D’Agostino (ex commissario tecnico della nazionale, ndc.) che mi ha visto nascere sportivamente parlando. Ho un debole per Pescara in particolare, perché quando ho gareggiato all’Adriatico-Cornacchia ho sempre fornito belle prove”. Un abruzzese o una abruzzese che ipotizzi ad altissimi livelli in futuro? “Mi pare che la teramana Gaia Sabbatini rappresenti più che una promessa e sono convinto che potrà affermarsi a livelli ancora più alti, se continuerà il suo processo di maturazione”. Andrà tutto bene? “Dobbiamo gestire questa emergenza con un po’ di educazione, quella che credo stia un po’ mancando se devo giudicare le immagini che ci propongono spesso i nostri tg, assembramenti, divieti violati ecc. Il popolo italiano deve fare uno scatto di qualità nel nostro vivere civile. Dopodiché sì, andrà tutto bene. Ne approfitto per ricordare Donato Sabia, atleta e grande amico, che ha perso la vita per questo maledetto virus”.




sabato 18 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 7

https://youtu.be/AQjFpj6zP0I

#PierpaoloAddesi, #ciclista della #nazionale #paralimpica, in #videocollegamento per la nuova puntata di #Parliamone... social version.
In scaletta:
1. Intervista
2. Rassegna
3. Momento social "sportivo" (abbiamo "rubato" un po' di immagini nei diari di #DanieleDOnofrio campione italiano di #mezzamaratona; LUCIANO DRAGO #podista, MARTINA PETRINI e la società di #atletica Passologico , CHIARA GIUDICE atleta di #softball).
4. Aforisma (e non solo) con FRANCESCA PRIORE.
Da un'idea di #PaoloSinibaldi.
Dove: sui social network di #LaTvlab FACEBOOK - INSTAGRAM E YOUTUBE.

venerdì 17 aprile 2020

Coni Abruzzo: riunione con la Regione

Giovedì 16 aprile si è tenuto un incontro operativo tra il mondo dello sport abruzzese e la Regione Abruzzo, per affrontare nel dettaglio la tematica dei danni arrecati dall’emergenza epidemiologica e discutere sulla fase 2, quella cioè della ripartenza. ”Dopo aver costantemente seguito, attraverso il Coni Abruzzo, le problematiche sorte sin dall’inizio del lockdown, e tutti i passaggi fatti con il Ministero, è il momento di programmare un’azione condivisa ”, ha dichiarato l’assessore regionale allo sport Guido Quintino Liris.

Il mondo sportivo era rappresentato dalla giunta del Coni Abruzzo, con in testa il presidente Enzo Imbastaro che a sua volta ha diramato una nota per commentare l’incontro.

“Un incontro che abbiamo voluto fortemente ed è stato accolto dai vertici regionali. I toni sono stati collaborativi e quindi i lavori andranno avanti a breve con un secondo step. Il mondo sportivo dovrà stilare una serie di esigenze e presentarla alla Regione, cercando di fronteggiare innanzitutto le situazioni di maggiore emergenza, perché in effetti il quadro che si presenta non è dei più facili e non dobbiamo nasconderci.

A breve ci ritroveremo nuovamente attorno a un tavolo in videoconferenza con l’assessorato allo sport della Regione per entrare nella fase operativa.

Nel primo incontro abbiamo cercato di illustrare le difficoltà di tante realtà sportive anche e soprattutto quelle di base, senza dimenticare il mondo delle piscine, delle strutture e delle palestre che versano in gravi condizioni. Bisognerà intervenire al più presto su riduzioni di canoni e dare un primo fondamentale sostegno economico a chi a causa di questo stop rischia di perdere tutto. Dopodiché, si dovrà pensare alla ripartenza vera e propria, perché diventeranno prioritarie le esigenze di sicurezza degli sportivi e degli utenti. Lo sport è agonismo ma è anche un fenomeno sociale di primo piano, credo da sempre che lo sport debba essere praticato ad ampio raggio a partire dalle classi di età più giovani e perciò dovremo chiedere con forza anche un sostegno per aiutare le famiglie.

Nei limiti del possibile, la Regione Abruzzo metterà in campo fondi importanti, ma allo stato attuale non ci è stato ancora comunicato l’ammontare. Personalmente ho ringraziato l’assessore Liris, l’incontro avuto è stato solo il primo tassello, ma ho visto voglia di collaborare.

Naturalmente si stanno muovendo anche i piani alti dello sport nazionale, con diverse federazioni che hanno stanziato fondi di emergenza e il credito sportivo che sta predisponendo mutui a condizioni più vantaggiose.

Infine ricordo a tutti che lo sport costituisce una fetta importante del Pil nazionale e il volontariato sportivo oltre il 50 per cento dell'intero movimento italiano, quindi non può e non deve essere relegato in un cantuccio”.

Durante la riunione sono intervenuti i componenti della giunta regionale del Coni (organismo che è stato votato a rappresentare tutte le componenti del mondo sportivo abruzzese), che hanno dato forza alle istanze presentate dal presidente.



mercoledì 15 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 6

https://youtu.be/KYv7zsplI2s

Sesta puntata di #Parliamone... social version ORA IN ONDA.
In videocollegamento LEONARDO #GRAVINA, delegato regionale delle Federazione Italiana #Golf Abruzzo.
Con la splendida collaborazione di: Vittoria Marzari.

Occhio alla rassegna, ai meme e all'aforisma.
Tutto social, tutto homemade, tutto "verticale".

#LaTvlab in #emergenza #Coronavirus

SOS attività motoria

Che la chiamiamo attività motoria, o attività fisica, o sport o - per alcuni - addirittura lavoro, sta di fatto che l'inattività forzata e prolungata causa emergenza Coronavirus potrebbe creare diversi problemi. E in effetti li sta creando. Non parliamo ovviamente di chi in questo periodo cerca di violare il regime di isolamento imposto, e che ovviamente pagherà le conseguenze del proprio gesto, ma di chi del movimento ha fatto una sua ragione di vita.
Facendo un giro sui social network che nulla nascondono, notiamo che anche alcuni big stanno subendo danni da questo punto di vista. L'atleta delle Fiamme Oro campione italiano in carica di mezza maratona, il sangrino (è di Scontrone) Daniele D'Onofrio, ha un po' allentato la presa perché non ci sono competizioni all'orizzonte; ma comunque si allena con doppie sedute sia a livello di tonificazione muscolare sia con lunghe corse ma... su tapis roulant. Tutto fatto in casa, con la novità dell'introduzione di training veri e propri per curare e tenere sempre al top anche la parte mentali, con psicologi dello sport in videocollegamento. Della triatleta di Bressanone ma di stanza a Montesilvano, Verena Steinhauser - azzurra probabile olimpica per Tokyo - abbiamo già scritto e raccontato di come abbia modificato il suo garage in vera palestra con tutti i "confort" tranne, purtroppo, l'acqua. Che nel triathlon però è parte essenziale.
E sempre girando sui social, tanti amatori di varie discipline che dimostrano di avere grande inventiva e enorme forza di volontà, in alcuni casi incredibile ma vera. Chi abita nei palazzi, utilizza sovente le scale anche per potenziare muscoli intorpiditi dalle quattro mura casalinghe. E' il caso ad esempio della veterinaria pescarese Elga Tieri, che di tanto in tanto non disdegna le corse nel cortile arrivando anche a percorrere una mezza maratona… spalmata in 213 giri da cento metri! Idem, ma nella taverna di casa, per il podista veterano di Atessa Giovanni Salerno. Anche lei veterana, è di Montesilvano ed è campionessa italiana di maratona nella sua categoria, Venere Sarra non salta un giorno di running, avendo la fortuna - in questo momento di isolamento davvero oro colato - di possedere un ampio giardino che "circumnaviga" chissà quante volte. Quindi, gli appassionati forzati dei balconi, non sono pochi. Il pescarese Luciano Carapella scrive che dopo un mese circa di clausura, ha già conteggiato 200 km! Pescarese anche lui, l'agente assicurativo Luciano Drago in una delle sue sedute quotidiane ha fatto su e giù 220 volte (sul balcone) per un totale di 1h10' e oltre 14 km. Dulcis in fundo, l'ex runner agonista e oggi appassionato di ciclismo Marco Agresta, che pubblica la sua tabella in tempo di Covid 19: 1800 km in bici (sui rulli) e un centinaio di corsa (sul balcone).
Tanti gruppi sportivi hanno anche creato chat dedicate per condividere le esperienze di questi nuovi allenamenti fatti in casa, con la speranza magari di alleviare la noia, ma con l'unico obiettivo di tornare a vivere in spazi liberi.
Che dire!

lunedì 13 aprile 2020

Verena Steinhauser: il triathlon fatto in casa

Da Bressanone a Montesilvano, Verena Steinhauser è ormai abruzzese di adozione. Non era insolito vederla impegnata in allenamento alle Naiadi, sul lungomare o sulla strada parco, intenta a nuotare, o in bici o di corsa. Perché la 25enne nazionale di triathlon, tesserata con le Fiamme Oro, da anni stava inseguendo un sogno chiamato... Tokyo. Ormai a un passo dalla realizzazione, ecco arrivare beffarda l’emergenza a bloccare tutto, anzi a rinviare. Ed è questa la sua ottica, da vincente, che la porta a non mollare mai.
“Mi sono allenata tantissimo questo ultimo anno con questo obiettivo nel mirino. Adesso ho un altro anno. Da un certo punto di vista mi dispiace perché ormai era partito il countdown, dall’altra parte sono contenta perché vuol dire che ho un anno in più per prepararmi. Inoltre nel 2021 sarò anche un anno più grande, aspetto che gioca a mio favore essendo tra le atlete più giovani”.
Come stava andando la tua stagione fino al momento dello stop per Coronavirus? “Avevo fatto un ottimo blocco di lavoro invernale a Fuerteventura con la nazionale italiana. Appena tornata dal raduno, è stata cancellata la prima gara di stagione a Abu Dhabi. A quel punto sono partita per un nuovo raduno in America in vista di un’altra gara a Sarasota, cancellata anche quella causa Coronavirus”.
Una tua giornata tipo in questo periodo di quarantena e come riesci, se riesci, ad allenarti: “Anche durante la quarantena cerco in tutti modi di fare allenamento. Il mio allenatore Simone Mantolini ha montato una palestra fai da te in garage per mantenere la forza specialmente nel nuoto che faccio a secco tutti i giorni. In più pedalo sui rulli e corro sul tapis roulant. Diciamo che l'allenamento non mi manca, mi manca solo l'acqua per nuotare”.
Come il mondo dello sport in generale e il tuo in particolare, ha reagito a questa situazione di emergenza? “Ci siamo adeguati ai decreti come ci è stato detto. Io posso parlare da atleta e dico che sicuramente non è facile trovare le motivazioni per andare avanti, ma io ci sto provando”.
Infine: “Vorrei ringraziare tutti quelli che tutti i giorni combattono questo virus. È un lavoro durissimo e li stimo tanto per quello che fanno. Vorrei ricordare a tutti che restare a casa in questo momento è fondamentale per aiutare anche gli ospedali che sono in emergenza”.





sabato 11 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 5

https://youtu.be/6xgpgKWVOxk


In primo piano la drammatica situazione del mondo equestre, dei #cavalli e del #Coronavirus.
Ospite: Rocco De Nicola presidente #Fise Abruzzo.
Con: Francesca Priore. Grazie per la collaborazione: Chiara Giudice (atleta #softball), Alessia Russo e Nina Corradini (atlete #ginnasticaritmica).

mercoledì 8 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 4

https://youtu.be/wes9jPFY56g

In #videocollegamento, il presidente del #ConiAbruzzo ENZO IMBASTARO: "Bisogna avere pazienza, ma anche vigilare con attenzione sullo stato di salute del mondo sportivo".
Grazie per la collaborazione, Vittoria Marzari.
E poi, informiamoci con la #rassegnastampa (oggi sport) e divertiamoci (nei limiti del possibile) con i #meme.

#Emergenza #Covid19 #Coronavirus

domenica 5 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 3

https://youtu.be/5u1qNLGfCho

La terza puntata di #Parliamone... "social version". Da un'idea di #PaoloSinibaldi, con la collaborazione di #FrancescaPriore.
Ospite, in collegamento da #Gaeta, l'osteopata-kinesiologo-esperto di medicina naturale #EttoreManildo.
E poi, rassegna stampa, momento social e aforisma. Tutto homemade, tutto in formato verticale, tutto "light".
Sui social account di #LaTvlab #TelevisioneSocial #ComunicazioneIntegrata #SocialMediaServiceTelevision
#Emergenza #Covid19 #Coronavirus

venerdì 3 aprile 2020

Softball: quattro chiacchiere con il c.t. azzurro Obletter

Enrico Obletter è un personaggio vero, ma non costruito; è l’allenatore più vincente nella storia del softball italiano ed è abruzzese di origini teatine seppur nato in Australia, classe 1959. E’ Il commissario tecnico, il manager della nazionale femminile, che ha contribuito in maniera decisiva (e dopo un’astinenza che durava da Atene 2004) a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo. Ecco, appunto... cominciamo da qui.

Come hai accolto il rinvio di Tokyo 2020? “Con dispiacere, ma con la consapevolezza che fosse la decisione giusta. Impossibile prepararsi a una Olimpiade in queste condizioni, non sarebbe stato giusto né per il pubblico né per gli atleti”.

Come si stanno allenando le ragazze azzurre in questo periodo? “Con enormi difficoltà, non essendo aperte palestre e campi da gioco. Provano ad allenarsi in garage e in casa”.

Nel 2021 a Tokyo con quali ambizioni? In questo senso, Obletter non usa giri di parole, da combattente qual è. “Puntiamo a una medaglia. Siamo una tra le sei nazioni qualificate. C'è poca differenza tecnica tra le nazionali, con gli USA di poco superiore alle altre”.

Mi racconti Un tuo personale aneddoto “olimpico”? “A Sydney 2000. Eravamo un team outsider
e arrivammo quinti su otto squadre. Fu un buon risultato. Ho dei ricordi bellissimi della squadra olimpica italiana, della nostra nazionale di softball e della vita nel villaggio.
Fu una bellissima edizione dei Giochi Olimpici per noi e per gli australiani che li hanno organizzati in maniera ineccepibile”.

Della nazionale fa parte Fabrizia Marrone. Potrebbe esserci la possibilità anche per un'altra abruzzese? “Ora come ora non ci sono altre atlete abruzzesi in grado di fare parte del roster Olimpico”, anche in questo caso risposta molto diretta.

Un pensiero a chi è in prima linea e a chi soffre in questo momento: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie italiane che hanno subito la perdita dei propri cari, ma anche a tutti gli italiani che stanno soffrendo in questo momento drammatico della storia del nostro paese.

Ringraziamo di cuore e proviamo grande ammirazione verso tutti coloro che svolgono il loro lavoro quotidiano, aiutando i malati e le persone bisognose”.





giovedì 2 aprile 2020

Parliamone... social version puntata 2

https://youtu.be/hNnLaOkYsoc

In collegamento dalla #Thailandia, #IvoIaconi.
Grazie per la partecipazione, Vittoria Marzari.

Ciclismo paralimpico: Pierpaolo Addesi punta a Tokyo... 20201

Non si lascia sfiduciare dal rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo. Pierpaolo Addesi è già concentrato a quel che sarà, vale a dire naturalmente Tokyo ma non più nel 2020 bensì dal 24 agosto del 2021. Le date delle a Paralimpiadi sono state comunicate e il ciclista (classe 1976) di Torrevecchia Teatina le ha segnate in neretto nella sua agenda. Nel giro azzurro Addesi gravita già da diversi anni, dall’esordio paralimpico di Pechino 2008 fino ai passati giochi di Rio de Janeiro (2016, settimo posto), oltre a svariati titoli italiani e la ciliegina sulla torta del bronzo ai Mondiali del 2018. “Ma nel ciclismo ciò che conta parecchio è il gioco di squadra, e io sono un uomo che per caratteristiche tende più ad aiutare gli altri che a finalizzare - precisa Pierpaolo Addesi, tesserato con il Team Go Fast di Roseto degli Abruzzi - Il rinvio è stato giusto, ciò che sta accadendo è di gravità inaudita e va messa in primo piano la salute”. Come ti stai allenando? “E’ chiaro che tutta la tabella di preparazione ora viene stravolta. Attualmente mi alleno indoor, anche io sono in isolamento. Siamo in attesa di capire anche quali saranno le tappe di avvicinamento a Tokyo, la situazione non è chiarissima a oggi”. Come ricorderai il 2020? “Un anno diverso da tutti gli altri, ma io voglio sempre vedere il lato ottimistico della vita. A tal proposito, la mia compagna ed io siamo emozionati perché a breve la famiglia si allargherà con un uovo arrivo”.  Cosa vorresti ottenere per il 2021, Tokyo? “Intanto già esserci sarebbe un onore, perché in un anno possono cambiare tante cose e non me la sento di fare l’indovino. I sogni ci sono sempre, comunque a me piacerebbe anche essere di aiuto a un mio compagno di squadra che magari va a conquistare il podio”. Un pensiero da rivolgere a chi sta combattendo in prima linea il Coronavirus: “Mi auguro che questa situazione passi il prima possibile. Mi unisco anche ai familiari delle persone che hanno subito perdite importanti. A chi è schierato in prima linea, dico solo un grazie grande così; ho sia mio fratello sia mia sorella infermieri, so bene cosa stanno passando. Spero che in futuro non venga dimenticato il loro lavoro”.