domenica 29 marzo 2020

PARLIAMONE... social version 1

https://youtu.be/70qPA8yKxl0

Allenamento sì, ma a casa: Mimma Mandolini insegna

Non dev’essere facile restare a casa così a lungo per una come Mimma Mandolini, che dello sport ha fatto la sua ragione di vita. Campionessa internazionale di kickboxing, con l’alloro europeo conquistato quando la maggior parte delle sue colleghe-coetanee ha già appeso i guantoni al chiodo; oggi anche consigliere nazionale della federazione (la Fikbms) e coach oltre che manager nel settore del fitness... le sue giornate di lavoro durano abitualmente 16 ore! E adesso... come fare per gestire questo periodo di isolamento? “Siamo in casa, in spazi ridotti. Ogni giorno bisogna fare qualcosa, a cominciare da stretching e mobilità. A livello alimentare, meno carboidrati e meno dolci, ma è chiaro che una volta a settimana l’eccezione ci sta, perché è importante curare anche la psiche”. E l’atleta della kickboxing? “E’ molto difficile, perché occorre il confronto col partner, che manca. Bisogna allenare la parte cardiaca, con circuiti brevi e intensi, mentre a livello tecnico si può fare poco”. Cosa propone oggi la kick abruzzese? “Dopo i fasti degli anni passati, c’è stato un naturale ricambio generazionale. Segnalo un giovane davvero promettente, Alessandro Caputo, che ha già vinto europeo e mondiale. A livello femminile, purtroppo una nuova Mimma Mandolini non la vedo ancora, credo si debba aspettare qualche anno”. Perché una donna dovrebbe praticare questa disciplina? “A me personalmente ha dato tutto, in particolare una grande forza mentale e disciplina ferrea anche nei momenti di difficoltà, come questo. Ritengo che questo percorso non conosca differenze di sesso”. Hai anche un ruolo federale importante: ci punti? “Per me innanzitutto è un onore, anche se non è facile riuscire a seguire tutte le attività. L’Abruzzo è ben rappresentato, perché vorrei ricordare che il mio storico maestro, Riccardo Bergamini, è vice-presidente della federazione”. Quando riprenderà a vivere il mondo dello sport, a tuo avviso? “Non lo so, spero presto, è chiaro. Ma dopo che i Giochi Olimpici di Tokyo sono stati rinviati di un anno, le mie previsioni dicono che bisognerà attendere ancora qualche mese. Prima dovranno ripartire altre attività del quotidiano”.




“La caccia al runner” in periodo di Covid 19

Il Covid 19 sta creando enormi problemi sanitari, economici, depressivi... ma anche altri fenomeni che fino a poco tempo fa sarebbero stati inimmaginabili. Un po’ tutti avranno sentito della cosiddetta “caccia al runner”, cioè di segnalazioni partite da cittadini contro atleti o podisti intenti a praticare attività motoria all’aria aperta in periodo di isolamento (in realtà, anche prima del divieto). Ma c’è un distinguo da fare, essenziale: l’atleta che della corsa o dello sport fa la sua professione da una parte, e il semplice amatore o occasionale dall’altra.
Lo abbiamo chiesto al fondista più forte d’Abruzzo, quel Daniele D’Onofrio che appena un mese e mezzo fa si è laureato campione italiano di mezza maratona. Anche in relazione a spiacevoli casi di denunce nei riguardi di un suo collega mentre si allenava a Trento, Yeman Crippa, oggi senza dubbio tra i migliori runner al mondo. Per la cronaca, sia Daniele sia Yeman sono Fiamme Oro, cioè poliziotti.
Daniele, che idea ti sei fatto? “ Capisco che è diventato un dovere civico segnalare questi episodi di chi non rispetta le regole. Bisogna però scindere tra i runner che lo fanno per sola passione da chi lo fa per mestiere. Per gli amanti della corsa è difficile stare a casa, ma bisogna farlo per il bene di se stessi e degli altri. Ben diverso è però il discorso per noi che lo facciamo per professione e a livelli alti. Quando noi usciamo a correre (autorizzati, ovviamente, e nel rispetto della solitudine e della distanza dagli altri, ndc), in questi giorni lo facciamo per lavoro e in quel momento stiamo mettendo a rischio la nostra salute e quella dei nostri cari, però vogliamo e dobbiamo farlo”.
A te è capitato di incappare in qualche denuncia o segnalazione? “ Sono stato fermato, ho mostrato il decreto che attesta il mio status di atleta nazionale, in più ero in orario di lavoro, per cui sono andato via senza alcun problema. Inoltre, ho la fortuna di vivere in un paese di montagna, Scontrone, dove ci sono boschi o strade secondarie in cui correre senza grandi impatti sociali”.




venerdì 27 marzo 2020

Ivo Iaconi in “esilio” in Thailandia

Sta vivendo con grande apprensione le vicende legate al Coronavirus. Le vive a distanza perché è in “esilio” in un’isola al largo della Thailandia, Koh Phangan, ma con il cuore, la testa e la tecnologia è costantemente in contatto con l’Italia, con il suo Abruzzo, con la sua Giulianova. L’ex allenatore del Pescara Calcio Ivo Iaconi ci risponde dall’estremo Oriente, dove si era recato qualche giorno prima di Natale per trascorrere le festività con la figlia Tonia, che sull’isola è proprietaria di un ristorante italiano. Insieme a Ivo, la moglie e la suocera 86enne Nena, che ha anche dato il nome al locale; e per qualche settimana il figlio Nicolo’, che è riuscito a ripartire per l’Europa (vive e lavora a Berlino) poco prima che esplodesse la bomba-Covid 19. Gli altri, invece, no: “Qui in Thailandia i casi di contagio sono contenuti, l’isola dove ci troviamo in questo momento è molto piccola la situazione è ancora migliore. Ma il governo thailandese ha fatto scattare tutte le misure restrittive del caso, perché l’epidemia dovrebbe propagarsi anche qui entro qualche mese”, ci ha detto Ivo Iaconi.
“Siamo tutti preoccupati per quello che sta accadendo in Italia, ma il nostro obiettivo è rientrare a casa appena verranno ripristinati i voli. Qui stiamo tutti molto bene, la vita scorre tranquillamente tra un bagno al mare e una passeggiata in spiaggia, però ormai è impossibile avere contatti sociali extrafamiliari e non si vede quasi più nessuno in giro, perché la stagione turistica è del tutto compromessa”. Nostalgia? “Tanta, anche del mio Abruzzo. Mi informo su tutto attraverso il web, devo dire però che non mi piace la forma di sciacallaggio mediatico che talune volte mi pare di notare. Ho seguito anche le vicende del calcio, credo che il mondo dorato del pallone non abbia fatto una bella figura nella gestione del Coronavirus, privilegiando il danaro alla salute finché ha potuto, creando però gravi danni quando invece era il caso di smettere di giocare”. Il campionato del Pescara? “Mi sono sembrati strani sia il divorzio con Zauri sia la cessione di Machin senza adeguato rimpiazzo. Una stagione maledetta, che credo sia conclusa qui”. E ora? “Pensiamo alla salute, solo a quella. So che l’economia subirà un crollo nei prossimi anni, ma adesso è il momento di vivere alla giornata e affidarci agli scienziati affinché trovino l’antidoto a questo maledetto virus”.






mercoledì 25 marzo 2020

Cordoglio per la scomparsa di Luciano Verzella

E’ stato uno dei personaggi che a livello dirigenziale hanno connotato il ciclismo abruzzese negli ultimi decenni. Non ce l’ha fatta, purtroppo, Luciano Verzella a sconfiggere il Covid 19 e ieri pomeriggio si è spento a Penne dove era ricoverato in terapia intensiva.
Si diceva, è stato un punto di riferimento nel dietro le quinte nel mondo delle due ruote, lo conoscevano e lo stimavano tutti.
Nel corso della sua lunga carriera ha ricoperto numerosi incarichi: come giudice di gara nazionale della Federazione ciclistica italiana, ma anche direttore di corsa e vice presidente del comitato regionale FCI Abruzzo dal 2009 al 2012. E’ stato anche un perno insostituibile nell’organizzazione del Trofeo Matteotti professionisti, sempre vicino a chi in momenti diversi ha presieduto la storica




manifestazione pescarese. E’ stato al fianco di Renato Ricci, di Palmiro Masciarelli, Luciano Verzella era una figura fissa imprescindibile, insieme ad esempio a un’altra icona come Dino Renzetti che ora lo piange insieme alla sua famiglia e a quella allargata del ciclismo.Al Trofeo Matteotti è stato direttore di corsa e direttore generale dell’organizzazione, dove ha sempre fatto valere la sua saggezza oltre alle sue indubbie capacità dirigenziali e di rapporti.
Federazione che lo ha voluto ricordare con un commosso comunicato stampa di condoglianze.
A livello di onorificenze sportiva, nel 2018 gli è stato conferito il distintivo d’oro, fuori ruolo dopo aver raggiunto il limite d’età, il massimo per chi ha onorato lo sport in decenni di carriera.
Mancherà.



Parliamone... Ray Sugar Sandro

https://youtu.be/a3ZV--kDEgM


Puntata registrata a fine febbraio 2020, prima dei decreti del governo italiano in merito all'emergenza Coronavirus.
Con noi, ospite lo showman-artista-cantante #RaySugarSandro.
Dalla prossima puntata, #Parliamone... si trasformerà in una versione totalmente social e da casa, come previsto dalle normative vigenti, con un montaggio totalmente diverso, con collegamenti video attraverso strumenti di videochiamata e rubriche dedicate.


#LaTvlab #SocialMediaServiceTelevision #ComunicazioneIntegrata #TelevisioneSocial

Coronavirus e stagione sciistica in Abruzzo

Una stagione beffarda per gli sport invernali in Abruzzo, pesantemente condizionata dallo scarso innevamento prima e dal Covid 19 poi. Stagione beffarda perché, incredibilmente, la neve vera sta arrivando in questi giorni di coda dell’inverno, quando però ormai tutte le attività e gli impianti sono bloccati visto il dilagare della pandemia.
“La stagione si è svolta in modo diverso da quello che ciascuno di noi aveva immaginato, conclusa in modo drastico: so bene cosa vuol dire tutto questo, lo dico da maestro di sci, da allenatore che di questa passione ha fatto il proprio lavoro - ha dichiarato il presidente della Fisi Abruzzo, Angelo Ciminelli - Appena passerà l’emergenza, dovremo essere bravi e forti per ripartire tutti insieme dopo questa delusione, con il culmine che si è avuto proprio in questo preciso momento, quando avrebbero dovuto esserci, come da programma, gare importanti come i Campionati italiani, Criterium Cuccioli, Pinocchio sugli sci, FIS Giovani ecc.
Staremo vicini a tutti, sia come Comitato Regionale sia come Federazione Nazionale, come ha ribadito il presidente Flavio Roda, per limitare al massimo i danni subiti“.
Ciononostante, il bilancio non è affatto negativo e la gran parte degli eventi in programma (specie nella prima parte del calendario) è stata rispettata seppur con enorme sforzo da parte degli Sci Club. Il clou si è registrato a metà febbraio con il Criterium Interappenninico di sci alpino a Ovindoli, tra le gare giovanili più importanti d’Italia, con atleti provenienti da tutta la nazione.
Però... ecco cosa aggiunge Ciminelli: “Altre discipline, ad esempio lo sci di fondo, con una situazione-neve di questo tipo ha patito tante difficoltà perché qui in Abruzzo non può godere di impianti di innevamento artificiale. Una mancanza che bisognerà assolutamente colmare se si vorrà competere con le grandi stazioni delle Alpi. Abbiamo instaurato un rapporto di fattiva collaborazione con la Regione Abruzzo, ci auguriamo che anche su questo fronte già l’anno prossimo si riesca a intervenire. Non è solo un discorso di costi, ma di strategie”.

Nella foto: Angelo Ciminelli.






martedì 24 marzo 2020

Coronavirus e tennis abruzzese

Tutto il calendario tennistico mondiale è stato stravolto dall’emergenza Coronavirus e sono “saltati” anche i principali appuntamenti mondiali. In primis, gli Internazionali d’Italia a Roma, ma anche il Roland Garros a Parigi e Wimbledon a Londra. I responsabili dei circuiti e gli organizzatori di alcuni tornei così importanti sperano di trovare un’altra data all’interno del 2020, ma naturalmente ogni scelta dipenderà dall’andamento della situazione sanitaria.
Anche il tennis abruzzese ha visto stravolta la sua attività e ovviamente la manifestazione di maggior portata tennistica della nostra regione ha dovuto alzare bandiera bianca. Niente Internazionali d’Abruzzo, quindi, il challenger da 50.000 dollari in programma come ogni anno al circolo tennis di Francavilla al Mare (dal 20 al 26 aprile). Marcello Marchesini, capo dell’organizzazione a cura di Mef, assicura che l’edizione 2020 si recupererà, impegnandosi in prima linea insieme ai vertici dell’ATP Challenger Tour e alle Istituzioni di Francavilla al Mare e della Regione Abruzzo.
Da ricordare che la città di Francavilla, denominata “Foro Italico d’Abruzzo”, ha ospitato stelle del tennis mondiale quali Berrettini, Tsitsipas, Auger-Aliassime, Ruud e Travaglia.
Nel frattempo, anche il presidente del comitato regionale della federazione, Luciano Ginestra, ha inteso inviare il proprio pensiero ai tesserati: “Questo è un momento di particolare emergenza e so quanto può essere pesante interrompere ogni forma di attività. Sono perfettamente a conoscenza delle difficoltà relativamente ai circoli, con gli impianti chiusi e tutto il sistema bloccato. Sono al vaglio politiche che consentano di inserire lo sport tra i mondi che andranno aiutati, naturalmente il tennis e in particolare quello di base che già in precedenza versava in condizioni economiche non semplici”.





domenica 22 marzo 2020

Coronavirus e cavalli

Dell’emergenza legata al Coronavirus conosciamo ormai molti aspetti, ma solo gli addetti ai lavori si sono posti questioni equestri che hanno impatto meno drammatico rispetto alla sanità, ma ugualmente importante.
I maneggi chiudono al pubblico, come tutti i centri sportivi, ma i cavalli lasciati in custodia devono essere accuditi. I proprietari, però, non possono raggiungere le strutture a causa delle misure governative. Strutture che, a loro volta, in alcuni casi non hanno personale sufficiente per garantire le cure a animali anziani o malati.
Su pressioni della Federazione Italiana Sport Equestri, il Governo ha precisato che "è consentito al proprietario solo per provvedere alla cure e alla salute del cavallo (...) quale esigenza indifferibile", compilando l’autocertificazione.
Al proposito è intervenuto anche il presidente del comitato regionale Fise, Rocco De Nicola (nella foto).
”Ricevo frequentemente la domanda se sia possibile recarsi al maneggio per montare o muovere alla corda il cavallo. La stessa domanda è spesso supportata da giustificazioni del tipo il mio cavallo è
particolare, il mio cavallo ha bisogno di essere montato, ecc.
La risposta è negativa, la normativa è volta a evitare gli spostamenti limitandoli a situazioni particolari. Comprendo che in tanti vorrebbero stare con l’amato compagno cavallo, ma in questo momento ci sono priorità nazionali più importanti che impongono la sospensione dell’attività dei centri sportivi e degli impianti.
La concessione riconosciuta ai tesserati della federazione di potersi recare dal proprio cavallo solo per situazioni di comprovata necessità indifferibile, è una facoltà della quale non bisogna abusare e non significa assolutamente poter andare a muovere (a mano, alla corda, montato, ecc.) il proprio cavallo. Quindi il mio invito è  a coordinarsi con gli istruttori, i presidenti di circolo e i veterinari per comprendere l’effettivo stato di necessità.
In una situazione così complessa per l’Italia, tutti siamo chiamati a mettere da parte egoismi e interessi personali per privilegiare il bene dell’intero paese.
Tenete presente che lo sport è anche un modello di vita e far rispettare e rispettare una regola è un insegnamento dovuto che, siamo certi, sarà apprezzato anche dall’allievo o dal proprietario o dal genitore”.



sabato 21 marzo 2020

Leonardo Gravina, figlio d’arte al vertice

Che la famiglia Gravina avesse un grande feeling dello sport, lo si sapeva già e da tanto tempo. Fin dal miracolo calcistico del Castel di Sangro degli anni novanta, un paesino oggi di quasi 7000 abitanti ma molti di meno in quell’epoca arrivato sino alla serie B. “Mente” del progetto, Gabriele Gravina oggi numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Una tradizione che prosegue e si allarga anche ad altre realtà sportive, perché da circa un anno il figlio Leonardo ha intrapreso un percorso importante, ma nel mondo del golf. E’ infatti lui il numero uno della Federazione Italiana Golf in Abruzzo e in questo breve periodo, pur avendo a disposizione pochi fondi, è riuscito a portare una ventata di ottimismo, oltre a diverse iniziative.
Poi, purtroppo, è arrivato il maledetto Covid-19 a fermare tutto. Per ora: “È una fase delicatissima, lo sappiamo bene. Questo è il momento di sconfiggere l’avversario con un grande gioco di squadra, fatto di cameratismo e solidarietà. Occorre abbandonare i personalismi e i singoli interessi, sacrificando una parte di noi stessi nell’interesse comune: solo così avremo la meglio.
Utilizzando un parallelismo con lo sport, il Coronavirus è un avversario ignobile perché silente, ma l’amore e il rispetto verso il prossimo rappresentano l’unico vaccino ad oggi disponibile.
Consideriamo quella a cui siamo sottoposti in questo periodo come una pausa da tutto, che ci darà modo di ragionare anche su come migliorare se stessi, per essere di pari passo migliori nello sport e nella vita. Perché, in fin dei conti, il golf con i suoi valori di correttezza comportamentale, è lo specchio di quello che siamo”.
In particolare, tra gli obiettivi di Leonardo Gravina c’è di far ripartire appena possibile il progetto golf nelle scuole, che stava riscuotendo un notevole successo nelle sedi scelte, cioè L’Aquila e Pescara.
Questa passione di Leo per il golf nasce dal fatto che è innanzitutto un buon giocatore e poi abita proprio all’interno del circolo di Miglianico. Cosa volere di più? Ma adesso è il momento di attendere, di progettare, ma restando chiusi in casa.



mercoledì 18 marzo 2020

Una nuova puntata di #Parliamone... con Rodolfo Bronzi

https://youtu.be/wYnKtZ-IHZU


La nuova puntata del magazine #Parliamone...
In onda con noi il medico e nutrizionista (anche del #PescaraCalcio) Rodolfo Bronzi.
Puntata registrata prima dei recenti decreti del Governo, che hanno giustamente limitato spostamenti, contatti e attività; ma già in piena #Emergenza #Covid19 #Coronavirus.
Ecco perché l'intervista assume un significato ancora maggiore.
Regaliamoci 19' di serenità, con qualche informazione utile anche nell'attualità che viviamo, perché Rodolfo Bronzi è in primis un medico.

Grazie per la collaborazione a tutti i nostri partner.
Realizzazione di #LaTvlab #TelevisioneSocial #ComunicazioneIntegrata #SocialMediaServiceTelevision

domenica 8 marzo 2020

Gaia e Giada, le star dell'atletica abruzzese


Sono le donne per eccellenza dell'atletica abruzzese in questo 2020 un po' particolare per ovvi motivi. In realtà gli addetti ai lavori le seguono già da qualche anno, così possono essere definite sorprese fino a un certo punto. In comune hanno il luogo di nascita – Teramo – e la società sportiva di provenienza – l'Atletica Gran Sasso – ma per il resto sono tanto diverse.
Gaia Sabbatini, mezzofondista campionessa italiana assoluta nel 1500 metri indoor, ha 20 anni ed è una vera star anche mediatica dell'atletica leggera, con i suoi circa 100mila follower su Instagram (oltre a Facebook) e i suoi servizi fotografici forte di una fisicità da modella; Giada Bilanzola è la medaglia di bronzo assoluta sempre indoor nel salto triplo (che conferma il terzo posto ottenuto nel 2018 nei tricolori outdoor di Pescara), classe 1995, ragazza acqua e sapone dalla bellezza discreta e dalla simpatia contagiosa.
Abbiamo approfittato delle recenti medaglie per realizzare una doppia intervista con Gaia e Giada.



Cominciamo con la Sabbatini: “Grazie alla mia nuova società (le Fiamme Azzurre), al mio coach Andrea Ceccarelli, alla mia famiglia e agli amici. Felicissima per questo successo, ma ritengo di avere ancora buoni margini di miglioramento (a Ancona ha trionfato in 4'13"62). Il mio pregio: sono determinata. Il difetto: permalosa! Sono ambiziosa, ma allo stesso tempo non voglio aspettarmi nulla, lavoro ogni giorno a testa bassa e poi si vedrà”.



La Bilanzola invece... “Io ringrazio l'Atletica Gran Sasso in toto, sono la capitana e non la lascerei mai. Grazie al presidente Maurizio Salvi e ai miei tecnici Claudio Mazzaufo e Marco Di Marco, al fisioterapista Emiliano De Luca e alla nutrizionista Bianca Canaletti. Dove posso arrivare? Confermare le mie posizioni da podio anche in futuro e migliorare il mio primato (13.13 m), sono determinata e non mi accontento di aspettare gli eventi. Ho saltato così lungo nonostante alcuni problemi alla schiena, per cui spero di migliorare anche dal punto di vista fisico. Ah, il mio difetto è che sono ritardataria e quindi mi scuso con chi è stato costretto ad aspettarmi!”.
Gaia e Giada, amiche diverse, accomunate dagli stessi sogni.

giovedì 5 marzo 2020

News Tennis Abruzzo

L'Abruzzo del tennis si appresta a ospitare due grandi eventi tennistici di prestigio assoluto.
Si comincia con le pre-qualificazioni agli Internazionali d'Italia, dal 28 marzo al 12 aprile, torneo che per la seconda edizione consecutiva si svolge al Tennis Chieti (in precedenza, al CT Pescara); quindi, nel mese di aprile dal 20 al 26, ci si sposta al circolo di Francavilla al Mare dove avranno luogo gli Internazionali d'Abruzzo, torneo challenge del circuito Atp al quale negli anni passati hanno partecipato atleti di indiscusso valore mondiale.
Nel frattempo, continua regolare l'attività a vari livelli (adulti e giovanissimi) che interessa moltissimi circoli della nostra regione. Facciamo un collage di risultati degli ultimissimi giorni.
VETERANI. Si è disputato al CT Silvi il 5° Torneo Nazionale Veterani.
Tante le racchette Over e Lady, dalla categoria over 40 alla over 60, con sette finali avvincenti. Lady 45; vittoria all'atleta aquilana Marcella Luzi, classifica 3.2. Finale Over 50 al pescarese Nicola Basilico. Over 40: il portacolori del Circolo Tennis Silvi Sergio De Nichilo. Over 45: il neo tesserato CT Silvi Bruno Gallo. Lady 40: Anna Granata Anna in tre set. Over 55: il marchigiano Luca Timi. Over 60: finale vinta da Andrea Antico.
Il Tennis Chieti ha invece ospitato un torneo Rodeo di quarta categoria sui suoi campi nella parte alta della città. I "rodeo" sono in grandissima espansione su tutto il territorio.
A imporsi è stato Filippo D’Antonio, che in finale ha avuto la meglio su Paolo Di Ghionno.
ATTIVITA' GIOVANILE. Successo per i ragazzi del Circolo Tennis Pescara al primo torneo del Circuito Nazionale Fit Next Gen a Foggia, dove hanno conquistato tre bei successi con: Giorgia Roselli, vincitrice torneo under 16; Maria Alessandra Antonacci nella categoria under 14; Alessandro Mondazzi tra gli under 14.
Sempre a Foggia, nel Macroarea Centro-Sud, il tesserato SGT Sport Sambuceto Stefano Palanza ha vinto la prima tappa del Macroarea Centro-Sud 2020. Stefano si conferma così fra gli Under 10 più forti a livello nazionale.