Per questa strana Pasqua del 2013 mi vengono in mente Pistorius, Chavez, Grillo e Bersani, Jannacci e Califano, mi vengono in mente le persone che non ci sono più e quelle che ci sono. E quelle che fanno finta di esserci.
Buona Pasqua a tutti, anche se è innegabile che questa Pasqua sia diversa dalle altre, per tanti motivi, non solo per Pistorius, Chavez, Grillo e Bersani, Jannacci e Califano.
E' la Pasqua dell'austherity, dei pranzi e dei manicaretti fatti in casa per risparmiare, della crisi che attanaglia sempre di più i portafogli e di conseguenza le menti della gente comune, di tutti noi.
A me piacerebbe che fosse anche un giorno per pensare a chi non ha mai una pagina in copertina e che invece avrebbe tanto da raccontare, cose belle e cose meno belle, a quelli che stanno dall'altra parte.
Chi sono quelli che stanno dall'altra parte?
Tutti quelli che non se la sentono di far finta di niente e che forse non riescono a godersi a pieno un giorno che di festa lo è, ma che probabilmente non lo è come lo si vorrebbe. Per tanti motivi.
Solo che la Pasqua è meno sponsorizzata mediaticamente rispetto al Natale e quindi chi sta dall'altra parte si sente ancora un po' più solo di prima.
Più di prima, meno di domani, una vecchia storia.
Buona Pasqua a chi ha tanta voglia di uscire dal tunnel, ma che lo comincerà a fare da martedì perché in questi giorni non c'è spazio per chi guarda il cielo e lo vede grigio, magari ripensando a un ritornello di Enzo o a una frase ad effetto di Franco.
Io faccio il tifo per loro, per noi.
Buona Pasqua, purché non vada in copertina.
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