Sei partite del massimo campionato di pallanuoto femminile se ne sono andate. Il Pescara, neopromosso, è ancora fermo al palo, solo sconfitte finora anche se in un paio di occasioni ci si è messa la malasorte... guarda caso in scontri diretti.
Stavolta no, l'ultima partita era a casa della capolista solitaria Messina (tra l'altro anche finalista-scudetto della passata stagione), e il risultato è stato a dir poco evidente: 16-4. La squadra biancazzurra ha resistito solo un tempo, i parziali evidenziano questo racconto: 3-2, 5-1, 3-0, 5-1.
Coach Cianfrone guarda il lato positivo: "Partite contro squadre così attrezzate evidenziano ancora di più i nostri limiti. Se devo trovare un dato positivo con un risultato così netto, direi sicuramente la prova delle nostre ragazze più giovani. Sono soprattutto loro che dovranno darci il loro contributo per il prosieguo del campionato.
Ora ci sarà questa lunga sosta che ci permetterà di lavorare ancora di più".
Da segnalare che nel Pescara era assente Chiara Ranalli.
La sosta, appunto. Benedetta, si potrebbe definire così. Il Pescara ne approfitterà per cercare di colmare il gap che in questo momento c'è con le altre concorrenti. Sperare è ancora possibile. I perché sono almeno due: intanto la classifica dice che Bologna, Cosenza e Rapallo sono distanti appena 3 e 4 lunghezze; quindi la condizione generale, perché non bisogna dimenticare che la preparazione del team pescarese è partita in ritardo per via del riassetto societario. Insomma, la serie A1 è un patrimonio che verrà difeso sino alla fine.
#uffstampapescarapallanuoto #PaoloSinibaldi
Stavolta no, l'ultima partita era a casa della capolista solitaria Messina (tra l'altro anche finalista-scudetto della passata stagione), e il risultato è stato a dir poco evidente: 16-4. La squadra biancazzurra ha resistito solo un tempo, i parziali evidenziano questo racconto: 3-2, 5-1, 3-0, 5-1.
Coach Cianfrone guarda il lato positivo: "Partite contro squadre così attrezzate evidenziano ancora di più i nostri limiti. Se devo trovare un dato positivo con un risultato così netto, direi sicuramente la prova delle nostre ragazze più giovani. Sono soprattutto loro che dovranno darci il loro contributo per il prosieguo del campionato.
Ora ci sarà questa lunga sosta che ci permetterà di lavorare ancora di più".
Da segnalare che nel Pescara era assente Chiara Ranalli.
La sosta, appunto. Benedetta, si potrebbe definire così. Il Pescara ne approfitterà per cercare di colmare il gap che in questo momento c'è con le altre concorrenti. Sperare è ancora possibile. I perché sono almeno due: intanto la classifica dice che Bologna, Cosenza e Rapallo sono distanti appena 3 e 4 lunghezze; quindi la condizione generale, perché non bisogna dimenticare che la preparazione del team pescarese è partita in ritardo per via del riassetto societario. Insomma, la serie A1 è un patrimonio che verrà difeso sino alla fine.
#uffstampapescarapallanuoto #PaoloSinibaldi
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