Anche gli sport rotellistici sono in attesa dell'ok definitivo per poter rientrare nelle strutture al coperto, nei pattinodromi e nei palazzetti, mentre nelle strutture all'aperto è già possibile fare attività ma a livello individuale, fatte salve le disposizioni igieniche, di sicurezza e di distanziamento sociale imposte da governo e federazione.
Gli atleti di prima fascia a livello di risultati e di qualità, inseriti in un apposito elenco - quasi 300 -hanno già ripreso gli allenamenti da una ventina di giorni. "Questo dimostra - lo dice il presidente della Fisr Abruzzo Giovanni Di Eugenio - la bontà del nostro movimento che da anni si conferma ai livelli più alti in ambito nazionale. Siamo ripartiti con gli allenamenti nelle tante piste all'aperto che abbiamo in Abruzzo, nel rispetto delle prescrizioni sanitarie e con tutte le cautele, mentre per gli impianti al chiuso bisognerà attendere ancora per provvedere prima alle sanificazioni. Grazie anche all'interessamento del nostro presidente nazionale Sabatino Aracu, siamo riusciti ad avere una grande disponibilità degli impianti all'aperto e speriamo in futuro anche del pattinodromo dei Gesuiti di Pescara e di quello di L'Aquila. Ad oggi negli impianti al chiuso possono accedere solo atleti e allenatori".
Purtroppo su piazze grandi come ad esempio Pescara, praticamente non c'è possibilità di usufruire di piste scoperte ed è innegabile che in questa fase sia difficile per le autorità dare l'ok a una ripresa effettiva degli allenamenti in strutture dedicate, come appunto i pattinodromi più importanti. Ma dovrebbe essere questione di giorni, sia per risolvere questioni più pratiche come le sanificazioni sia per mettere a punto protocolli strategici.
In Abruzzo ci sono 36 società affiliate alla Fisr, con circa 2200 atleti tesserati. Le pratiche sono pattinaggio corsa, artistico e freestyle, hockey, skateboard e ski roll.
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