mercoledì 6 maggio 2020

Festeggiano la chiusura del lockdown con una vera corsa... ma in casa

Hanno festeggiato la chiusura del lockdown con una corsa vera e propria, ma fatta in cortile!
L’idea a dir poco originale è stata messa in atto dalla famiglia Marcucci, a Chieti, nel grande giardino di casa, a Chieti.
Con un nome, deciso da loro, ufficiale: “Primo cross del Giardino”.
Nello stabile dei Marcucci abitano in piani diversi genitori, figli e nipoti e tutti sono accomunati dalla stessa passione per il running.  E in garage hanno tanto materiale che utilizzano quando organizzano grandi eventi sul territorio, come ad esempio la famosa Strateate.
Da sempre.
Perché il capostipite Rocco è  tra i fondatori - nonché presidente - della gloriosa società Runners Chieti esattamente da quarant’anni. Il team teatino è tra l’altro il più numeroso d’Abruzzo.
I Marcucci hanno allestito un vero e proprio percorso, con tanto di fettucce biancorosse a delimitarlo e anche gli striscioni degli sponsor, e anche un po’ di tifo ai margini; insomma, una corsa campestre in piena regola, salite, discese, curve e controcurve. E alla fine, immancabile, anche la cerimonia di premiazione con riconoscimenti per tutti i partecipanti.
Come in una manifestazione ufficiale.
Rocco Marcucci, Mariarosaria Di Nardo, Serena Marcucci, Aldo Coletti, Cecilia Coletti, Ginevra Coletti, Federico Marcucci e Giorgia Marcucci: loro sono stati i protagonisti in “pista”. Supportati dagli altri componenti della famiglia che non hanno corso, ma hanno dato una grande mano per organizzare questo cross country in piena regola e poi si sono impegnati nel tifare con trombette e battimani.
Partecipanti di differenti fasce di età: perciò hanno percorso poche centinaia di metri i più piccolini del gruppo e a salire i più adulti, tutti comunque con esperienze podistiche amatoriali anche internazionali, come testimonia il palmarés di Rocco e Mariarosaria che in pratica hanno girato il mondo intero grazie a maratone perfino in Siberia!
Tutto molto bello, un segnale di speranza per l’intero mondo podistico che attende con ansia le linee guida delle federazione di riferimento, per poter ricominciare l’attività ufficiale con regole nuove e la solita grinta di chi è abituato a non farsi sconfiggere dalle difficoltà. Che in genere sono le salite, stavolta è il maledetto virus.











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