venerdì 3 aprile 2020

Softball: quattro chiacchiere con il c.t. azzurro Obletter

Enrico Obletter è un personaggio vero, ma non costruito; è l’allenatore più vincente nella storia del softball italiano ed è abruzzese di origini teatine seppur nato in Australia, classe 1959. E’ Il commissario tecnico, il manager della nazionale femminile, che ha contribuito in maniera decisiva (e dopo un’astinenza che durava da Atene 2004) a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Tokyo. Ecco, appunto... cominciamo da qui.

Come hai accolto il rinvio di Tokyo 2020? “Con dispiacere, ma con la consapevolezza che fosse la decisione giusta. Impossibile prepararsi a una Olimpiade in queste condizioni, non sarebbe stato giusto né per il pubblico né per gli atleti”.

Come si stanno allenando le ragazze azzurre in questo periodo? “Con enormi difficoltà, non essendo aperte palestre e campi da gioco. Provano ad allenarsi in garage e in casa”.

Nel 2021 a Tokyo con quali ambizioni? In questo senso, Obletter non usa giri di parole, da combattente qual è. “Puntiamo a una medaglia. Siamo una tra le sei nazioni qualificate. C'è poca differenza tecnica tra le nazionali, con gli USA di poco superiore alle altre”.

Mi racconti Un tuo personale aneddoto “olimpico”? “A Sydney 2000. Eravamo un team outsider
e arrivammo quinti su otto squadre. Fu un buon risultato. Ho dei ricordi bellissimi della squadra olimpica italiana, della nostra nazionale di softball e della vita nel villaggio.
Fu una bellissima edizione dei Giochi Olimpici per noi e per gli australiani che li hanno organizzati in maniera ineccepibile”.

Della nazionale fa parte Fabrizia Marrone. Potrebbe esserci la possibilità anche per un'altra abruzzese? “Ora come ora non ci sono altre atlete abruzzesi in grado di fare parte del roster Olimpico”, anche in questo caso risposta molto diretta.

Un pensiero a chi è in prima linea e a chi soffre in questo momento: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle famiglie italiane che hanno subito la perdita dei propri cari, ma anche a tutti gli italiani che stanno soffrendo in questo momento drammatico della storia del nostro paese.

Ringraziamo di cuore e proviamo grande ammirazione verso tutti coloro che svolgono il loro lavoro quotidiano, aiutando i malati e le persone bisognose”.





Nessun commento:

Posta un commento