giovedì 2 aprile 2020

Ciclismo paralimpico: Pierpaolo Addesi punta a Tokyo... 20201

Non si lascia sfiduciare dal rinvio dei Giochi Olimpici di Tokyo. Pierpaolo Addesi è già concentrato a quel che sarà, vale a dire naturalmente Tokyo ma non più nel 2020 bensì dal 24 agosto del 2021. Le date delle a Paralimpiadi sono state comunicate e il ciclista (classe 1976) di Torrevecchia Teatina le ha segnate in neretto nella sua agenda. Nel giro azzurro Addesi gravita già da diversi anni, dall’esordio paralimpico di Pechino 2008 fino ai passati giochi di Rio de Janeiro (2016, settimo posto), oltre a svariati titoli italiani e la ciliegina sulla torta del bronzo ai Mondiali del 2018. “Ma nel ciclismo ciò che conta parecchio è il gioco di squadra, e io sono un uomo che per caratteristiche tende più ad aiutare gli altri che a finalizzare - precisa Pierpaolo Addesi, tesserato con il Team Go Fast di Roseto degli Abruzzi - Il rinvio è stato giusto, ciò che sta accadendo è di gravità inaudita e va messa in primo piano la salute”. Come ti stai allenando? “E’ chiaro che tutta la tabella di preparazione ora viene stravolta. Attualmente mi alleno indoor, anche io sono in isolamento. Siamo in attesa di capire anche quali saranno le tappe di avvicinamento a Tokyo, la situazione non è chiarissima a oggi”. Come ricorderai il 2020? “Un anno diverso da tutti gli altri, ma io voglio sempre vedere il lato ottimistico della vita. A tal proposito, la mia compagna ed io siamo emozionati perché a breve la famiglia si allargherà con un uovo arrivo”.  Cosa vorresti ottenere per il 2021, Tokyo? “Intanto già esserci sarebbe un onore, perché in un anno possono cambiare tante cose e non me la sento di fare l’indovino. I sogni ci sono sempre, comunque a me piacerebbe anche essere di aiuto a un mio compagno di squadra che magari va a conquistare il podio”. Un pensiero da rivolgere a chi sta combattendo in prima linea il Coronavirus: “Mi auguro che questa situazione passi il prima possibile. Mi unisco anche ai familiari delle persone che hanno subito perdite importanti. A chi è schierato in prima linea, dico solo un grazie grande così; ho sia mio fratello sia mia sorella infermieri, so bene cosa stanno passando. Spero che in futuro non venga dimenticato il loro lavoro”.







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