sabato 25 aprile 2020

Lettera della Fise alla Regione Abruzzo

⭕ LA LETTERA DELLA FISE ABRUZZO  AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D'ABRUZZO E AGLI ASSESSORI DELLO SPORT E DELL'AGRICOLTURA 🆘️

La ripresa degli sport equestri in Abruzzo, più che un'esigenza è una vera e propria emergenza. Il presidente della Federazione italiana sport equestri (comitato regionale) Rocco De Nicola ha inviato una accorata lettera alla Regione Abruzzo per sensibilizzare tutti a una questione gravissima che sta mettendo a repentaglio anche la vita dei cavalli.

"Il Coronavirus ha purtroppo prodotto devastanti conseguenze non solo sanitarie ma anche sotto l’aspetto economico, sottoponendoci a una prova grave, tra le più difficili degli ultimi decenni.
D’altra parte, la pratica degli Sport Equestri e l’allevamento e addestramento del cavallo atleta è perfettamente compatibile con le misure di prevenzione del contagio, perché prevede un ampio distanziamento, si pratica all’aria aperta e non produce contatto fisico tra i praticanti, né prevede l’utilizzo di ambienti chiusi.
L’attività equestre nella nostra Regione oltre ad essere una importane realtà sportiva, socializzante, curativa e riabilitativa, ha anche un valore economico con un indotto e sviluppi occupazionali apprezzabili.
Il necessario e inevitabile blocco dell’attività sportiva per impedire la diffusione del virus ha provocato una fortissima crisi di questo settore, resa ancor più grave proprio per la presenza di quei fantastici compagni di gioco e di sport che sono cavalli e pony, che necessitano di cure, mantenimento, pulizia, movimento e benessere, anche in questa fase di inerzia forzata.
Chiedo un Vostro urgentissimo intervento di aiuto economico per le ASD affiliate alla Federazione Italiana Sport Equestri e ad altre organizzazioni e per consentire la ripresa dell’attività equestre nell’ambito delle Associazioni Sportive abruzzesi già gravemente compromessa.
A tal fine le nostre organizzazioni saranno impegnate a garantire il pieno rispetto delle norme in tema di sicurezza della Sanità pubblica che sono ulteriormente adattate alla nostra specifica realtà sportiva (scaglionamento degli accessi alle strutture, diversificazione di orari e giornate, creazione di spazi dedicati, ecc.)".



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