giovedì 18 novembre 2010

Il Maradona della pallanuoto è anche il Maradona del calcio: Manuel Estiarte

di PAOLO SINIBALDI
PESCARA - Manuel Estiarte si considera una persona fortunata, minimizzando ovviamente tutto ciò che ha fatto nella sua carriera, a cominciare dalle sei partecipazioni olimpiche con la nazionale spagnola di pallanuoto. E’ anche l’uomo delle imprese impossibili, perché in due anni di dirigenza al Barcellona – ebbene sì, si è “trasferito” dalla pallanuoto al calcio senza batter ciglio – ha conquistato tutto: nel 2009 il “triplete” (anzi, il “poker”, considerando anche il Mondiale per club), nel 2010 la Liga.  Oggi il “Maradona della pallanuoto” è un prezioso dirigente che cura le pubbliche relazioni e fa da raccordo tra squadra e società del prestigioso team catalano. Quando può, Estiarte torna a Pescara per ritemprarsi con i vecchi amici di sempre. “E pensare che quando siamo arrivati al Barca Pep Guardiola e io, nel campionato precedente la squadra aveva un ritardo di 18 punti dal Real Madrid. Pep ha fatto un lavoro straordinario, la società gli ha dato carta bianca nell’avallare anche alcune sue scelte drastiche (vedi Ronaldinho, Deco, Eto’o, Ibra, ndc.). Questo è stato uno dei segreti dei successi che poi sono venuti”. Ma adesso avete come avversario un certo Mourinho, uno che rompe sempre, in qualche modo, gli equilibri: “Magari la sua è una strategia, d’altro canto sta facendo bene anche con il Real Madrid. Io ho una mia idea, ma non te la dico, di sicuro da quando è arrivato Mou in Spagna, i giornalisti hanno un superlavoro ma si divertono anche!”. Guardiola ha il contratto in scadenza: se decidesse di non rinnovare, Estiarte lo seguirà? “Sono molto legato a Pep, potrei dirvi di sì ma dipende da tante cose. E poi non è detto che Guardiola non rinnovi”. E’ ipotizzabile che Estiarte torni a Pescara con qualche incarico importante? “Non credo. Pescara è la mia seconda città, ho casa e le mie figlie qui, ogni volta che torno frequento le Naiadi, i miei amici di sempre, ma non vedo un Estiarte al lavoro a Pescara”. Segui ancora la pallanuoto: “Quando posso, sì. E faccio l’in bocca al lupo alla Simply e alla Bustino per il campionato di serie B che sta per cominciare”. Un talento che potrebbe farci gioire? “Uno dei figli del mio ex compagno di squadra Franco Di Fulvio: Francesco Di Fulvio. E’ pescarese ma gioca nella Florentia. Mi dicono sia un vero fenomeno”. Nostalgia? “Del passato, tanta. Oggi quando vedo le Naiadi che stanno rifiorendo, sono molto contento, spero che un giorno si possa riconqustare la serie A”. Di pallanuoto, si intende!



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