lunedì 8 giugno 2020

Atletica: l'Abruzzo sperimenta le corse virtuali

E' un esperimento, per adesso, ma già ben avviato. E se dovesse essere approvato dai vertici federali nazionali, potrebbe essere una rivoluzione e allo stesso tempo un passo deciso verso la ripartenza delle attività podistiche. Il progetto nasce per le corse in montagna, il cosiddetto "trail", ma l'estensione ad esempio alle corse su strada non sarebbe utopistica.
Il comitato regionale della Fidal assieme alla struttura tecnica e al Gruppo Giudici Gara, sta cercando di promuovere anche soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate. L'idea è nata dalla necessità, per le corse di fondo e mezzofondo, di rispettare come è logico che sia in questo periodo, il "distanziamento sociale". In pratica, si tratta di partecipare a una gara con un punto di partenza e arrivo stabilito, monitorato da telecamere e sistemi di rilevazione GPS. Ad ogni atleta partecipante verrà dato un Tracker (rilevatore di posizione, movimento e segnalazione soccorso) con il quale affrontare il percorso. Gli atleti potranno decidere di gareggiare in momenti diversi, dentro un certo spazio di tempo, quando meglio credono o quando ad esempio i vari impegni lavorativi glielo consentiranno. Cioè ogni singolo atleta, munito del rispettivo tracker, potrà andare sul percorso, fare la gara in solitaria e vedersi registrato nella classifica generale, in tempo reale, il risultato ottenuto. I giudici avranno la possibilità in remoto di controllare i dati telemetrici inviati dal tracker e quelli inviati dalle telecamere disposte lungo il percorso.
La prima parte della sperimentazione è stata già avviata dal 28 maggio al primo giugno, la seconda fase nel weekend appena passato. Il progetto si chiama “Virtual Archeorun” e prevede un percorso di 12,9 Km, il luogo è lo stupendo paesaggio di Collelongo (AQ).
In particolare nel secondo test effettuato i responsabili hanno cercato di provocare degli stress al sistema di rilevamento GPS e di quello di verifica video dell'andamento della corsa (ad esempio creando anomalie al normale svolgimento della gara, come uscire dal percorso tracciato, lanciare un segnale di emergenza ecc.). I dati raccolti sono stati confortanti a tal punto che lo stesso presidente nazionale Fidal Alfio Giomi si è interessato al progetto di persona, inviando i dati ad una apposita commissione scientifica per la valutazione. Se ci dovesse essere l'ok ufficiale, l'Abruzzo sarebbe capofila della tanto attesa ripartenza delle corse. I podisti fremono...



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