mercoledì 12 ottobre 2016

Zdenek Zeman tra golf e calcio

Non c'è niente da fare, quando Zdenek Zeman torna in Abruzzo, il clamore è assicurato. E dire che la sua presenza al Miglianico Golf Club per partecipare alla Pro-Am Abruzzo Open era stata comunicata solo con una giornata di anticipo. “Il Boemo” è apparso sereno e rilassato e anche dopo la fine della gara si è intrattenuto a lungo con diversi amici, visto che a Miglianico Zeman è di casa essendo un abituale frequentatore già da prima che allenasse il Pescara. Presente in veste di golfista anche il suo storico vice, Vincenzo Cangelosi.
In mattinata, Zeman è arrivato insieme all'attuale direttore del Pescara Peppino Pavone, che con lui costruì il miracolo-Foggia.
Seguo la serie A e seguo il Pescara, certo, qui ho trascorso un periodo eccezionale della mia carriera. Non dimentico, così come non dimentico la gara-promozione giocata contro la Sampdoria, che il Pescara affronterà sabato. In quel pomeriggio piangevamo tutti, di gioia per la promozione, ma anche perché Franco Mancini non era con noi a festeggiare. Oggi il Pescara deve provare a salvarsi, ha una squadra giovane, è normale che debba fare esperienza un po' alla volta nel corso del campionato, anche se purtroppo il calcio non dà mai molto tempo per imparare. Oddo? Lo conosco poco da tecnico, me lo ricordo invece da calciatore, mi pare che l'anno scorso abbia fatto molto bene ma non ho elementi per giudicarlo. Al Pescara manca un bomber? Forse sì, o forse no. Il mio giocatore preferito? Lo sapete, ho un debole per Caprari, lo trovo maturato. Il passato? Quando vengo qui sto sempre bene, mi sento a casa; ho mantenuto contatti con i calciatori del mio Pescara, sia quelli più celebrati ma anche gli altri, come ad esempio Balzano o Cascione”. In attesa di rivederlo su una panchina, lui non vede l'ora, si capisce.

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