Non c'è niente da
fare, quando Zdenek Zeman torna in Abruzzo, il clamore è assicurato.
E dire che la sua presenza al Miglianico Golf Club per partecipare
alla Pro-Am Abruzzo Open era stata comunicata solo con una giornata
di anticipo. “Il Boemo” è apparso sereno e rilassato e anche
dopo la fine della gara si è intrattenuto a lungo con diversi amici,
visto che a Miglianico Zeman è di casa essendo un abituale
frequentatore già da prima che allenasse il Pescara. Presente in
veste di golfista anche il suo storico vice, Vincenzo Cangelosi.
In mattinata, Zeman è
arrivato insieme all'attuale direttore del Pescara Peppino Pavone,
che con lui costruì il miracolo-Foggia.
“Seguo la serie A e
seguo il Pescara, certo, qui ho trascorso un periodo eccezionale
della mia carriera. Non dimentico, così come non dimentico la
gara-promozione giocata contro la Sampdoria, che il Pescara
affronterà sabato. In quel pomeriggio piangevamo tutti, di gioia per
la promozione, ma anche perché Franco Mancini non era con noi a
festeggiare. Oggi il Pescara deve provare a salvarsi, ha una squadra
giovane, è normale che debba fare esperienza un po' alla volta nel
corso del campionato, anche se purtroppo il calcio non dà mai molto
tempo per imparare. Oddo? Lo conosco poco da tecnico, me lo ricordo
invece da calciatore, mi pare che l'anno scorso abbia fatto molto
bene ma non ho elementi per giudicarlo. Al Pescara manca un bomber?
Forse sì, o forse no. Il mio giocatore preferito? Lo sapete, ho un
debole per Caprari, lo trovo maturato. Il passato? Quando vengo qui
sto sempre bene, mi sento a casa; ho mantenuto contatti con i
calciatori del mio Pescara, sia quelli più celebrati ma anche gli
altri, come ad esempio Balzano o Cascione”. In attesa di rivederlo
su una panchina, lui non vede l'ora, si capisce.
Nessun commento:
Posta un commento