Se
dobbiamo parlare di sport, parliamo di sport. Ma non è facile
parlare di sport. Questa settimana no, in questo periodo no.
L'Abruzzo è ferito da una serie di calamità indescrivibile.
Mai
vista una cosa del genere, o meglio forse mai successa una cosa del
genere, un mix da apocalisse composto da neve, acqua, interruzione di
corrente elettrica e in qualche caso anche di erogazione dell'acqua,
e poi i continui terremoti, infine il dramma dell'Hotel Rigopiano.
Forza
Abruzzo, questo è l'hashtag che domina i social network in questi
giorni, e non potrebbe essere.
Lo
sport? Proviamo a vedere il rovescio della medaglia. Magari può
essere considerato un segnale di speranza, un voler far capire che
l'abruzzese è forte e gentile e non molla mai.
E
allora forza Pescara anche stavolta e forse ancora di più. Battiamo
il Sassuolo per tenere accesa la fiammella della speranza, che adesso
potrebbe avere un significato più forte della semplice vittoria
sportiva.
Battiamolo,
facciamo capire che ci siamo, che abbiamo voglia di riemergere dalle
macerie.
In
tutti i sensi.
Lo
sport serve soprattutto a non mollare.
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