LETTERA APERTA DEL PRESIDENTE PESCARESE DEL CONI
Impianti sportivi chiusi a Penne e a Pescara, un monito per i gestori
I quotidiani locali nei
giorni scorsi hanno riportato notizie riguardanti la grave situazione che
investe la gestione di due tra i più importanti centri sportivi polivalenti
della Provincia di Pescara e precisamente il Centro Sportivo di località
Campetto di Penne e il Centro Sportivo “Le Naiadi” di Pescara.
Il centro sportivo di
Penne è dotato di Piscina coperta con due vasche, Palazzetto dello sport con
tribuna e parete per arrampicata sportiva,
campo di calcio in erba con
tribuna coperta, piscina scoperta 20x10, Palatenda, pista ciclabile asfaltata e
illuminata di circa 1 km
e naturalmente tutti i servizi occorrenti al funzionamento delle
suddette strutture. Le Naiadi di Pescara sono dotate di una piscina Olimpionica
scoperta con tribuna, Palapallanuoto coperta con tribune, 2 piscine coperte,
palestre, 2 campi di calcetto, club house, bar e self service, area spettacoli, spazi di
intrattenimento, uffici e tutti i
servizi occorrenti al funzionamento delle strutture.
Le suddette strutture sono state realizzate con tanti soldi
pubblici e sono state il fiore all’occhiello delle amministrazioni che le hanno
realizzate fino al momento dell’inaugurazione, dopodiché sono divenute per le
stesse, man mano che passavano gli anni, un pesante fardello.
Il Centro Sportivo Campetto di Penne è stato ultimato intorno
all’anno 2000 ed è stato dato in gestione alla CPL Concordia del 2003. Dopo 9
anni di gestione più o meno travagliata, quest’anno la struttura non ha
riaperto per debiti accumulati nel corso degli anni che hanno determinato il
blocco dell’erogazione di servizi essenziali al funzionamento delle strutture.
Le famiglie dell’area vestina si sono improvvisamente ritrovate senza quell’approdo sicuro dove per
anni i loro figli hanno potuto svolgere attività sportiva. Sono più di
1000 gli utenti, perlopiù ragazzi e
giovani, che frequentavano le attività organizzate nel Centro Sportivo. Mi
chiedo cosa faranno adesso. I più fortunati avranno, forse, trovato una soluzione alternativa, magari
distante qualche decina di km dalla loro abitazione, con notevole spreco di
tempo e aggravio di spesa per le famiglie. Ma quante famiglie possono oggi
permettersi ciò. La maggior parte di quei ragazzi, purtroppo, guarderà lo sport in TV o passerà il tempo
libero davanti al computer. Lo Sport per tutti, auspicato nei dibattiti
pubblici da ogni parte, in realtà diventa sempre di più difficile realizzazione
visto che i costi ricadono sulle famiglie molte delle quali non riescono più a sopportarli.
La situazione delle Naiadi è forse meno grave. Negli ultimi
anni una gestione apparentemente oculata
aveva riportato la struttura agli splendori del passato. All’improvviso si sono
manifestati seri problemi di gestione. Sembrava fossero finiti gli anni della
crisi e del commissariamento e invece no. Il Palapallanuoto, frequentato da
circa 300 atleti delle società e delle scuole di Pallanuoto, non ha riaperto
perché la gestione è troppo onerosa. Inoltre le ragazze del nuoto sincronizzato
sono alla disperata ricerca di una piscina dove potersi allenare.
I gestori delle due strutture, allorché
si sono aggiudicati la gestione degli impianti, avevano bene a mente che
l’obbligo primario era quello di tenere aperte le strutture alle condizione
previste dalle convenzioni. Tali convenzioni devono essere rispettate dai
firmatari, perché queste importanti strutture, costruite con fondi pubblici,
siano realmente fruibili. Si attende, quindi, un richiamo al rispetto, prima di
tutto, degli utenti da parte dei proprietari e dei gestori degli impianti, che
sono chiamati ad una urgente soluzione dei problemi, prima che la situazione
diventi ingovernabile.
Il Presidente del C.P. CONI Pescara
Enzo
Imbastaro
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