martedì 11 gennaio 2022

Gli 80 anni di Giovanni Mincarini

Siamo abituati a festeggiare grandi allenatori che hanno scritto la storia del calcio italiano, soprattutto quando magari hanno raggiunto l'età della pensione e si godono - giustamente - gli allori di una carriera. E' successo a Trapattoni piuttosto che a Mazzone, oppure al "nostro" Galeone. Un pezzettino di storia del calcio regionale abruzzese lo ha invece scritto Giovanni Mincarini, che di anni ne ha compiuti 80. C'è però una sostanziale differenza con tanti suoi illustri colleghi: non ha nessuna intenzione di andare in pensione.

Pescarese verace, prima calciatore, poi allenatore di lungo corso fin dai tempi del suo mentore Tom Rosati, quindi presidente. Ma attenzione, ancora oggi che è appunto il primo dirigente della D'Annunzio Pescara (calcio giovanile), Mincarini mantiene sempre la leadership anche in campo, anzi in panchina. Allena regolarmente i suoi ragazzi, quei giovani con i quali - come lui stesso ama dire e ribadire - parla lo stesso linguaggio, il linguaggio della semplicità ma anche della chiarezza, perché Mincarini è uno "tosto", alla Carletto Mazzone oseremmo dire, forte e gentile allo stesso tempo.

O meglio, alla Tom Rosati.

Ha passato almeno una sessantina di anni sui campi dell'Abruzzo e delle regioni limitrofe. Per fare una sintesi, ha guidato la Fermana, ma anche la gloriosa Renato Curi, oppure nella "caldissima" Penne, dove ha fatto ugualmente molto bene. Nel 1982, da selezionatore della rappresentativa regionale categoria Allievi, ha vinto perfino il titolo italiano. In quella squadra militavano tanti che poi hanno avuto buonissime carriere anche professionistiche.

Marco Sansonetti 

Gianni Di Giacomo 

Fabrizio Di Battista

Marco Da Fermo

Ercole D’Eustacchio

Spartaco Cordella

Domenico De Patre 

Roberto Giammarino 

Fabio Lupo 

Davide Di Credico 

Fabio Tonelli 

Domenico pizzuti 

Gianni Capoferri 

Stefano Dalla Costa 

Roberto Barbetta

Piero di Pasquale 

Fausto Antonini 

Fabrizio Paolucci 

Luigi Marchionne

Anche di recente ha lanciato nel calcio che conta elementi come i centrocampisti Andrea Di Pinto (ha esordito in serie B con il Pescara di Cosmi) e Francesco Mele (ingaggiato pochi anni fa dal Torino), oppure il fantasista Barbetta (Ascoli, Chievo, Ternana, ecc.) e il mediano Teraschi (a Latina), fino al portiere Mastropietro (giovanili del Pescara). 

Resta storica una sua frase: "Smetterò di allenare solo quando un mio calciatore esordirà in serie A". Insomma, di voglia ne ha ancora tanta, così come i ricordi, impossibili da sintetizzare in un articolo. Curioso l'aneddoto sul grande difensore (del Milan, in particolare) Filippo Galli, transitato per Pescara quando era poco più che maggiorenne, Pescara allenato da Tom Rosati: "In campo era bravo, si poteva intuire. Ma fuori dal campo erano i particolari a fare la differenza. Lo vidi al bar mentre prendeva un caffè, elegantissimo e preciso anche nel modo certosino in cui lo sorseggiava e girava lo zucchero nella tazzina. Ai miei collaboratori dissi: questo ragazzo diventerà un campione". Intuito e anche psicologia, quando il calcio era soprattutto arte e passione. Mincarini è capace di trasferire questa poesia anche oggi, semplicemente raccontando fatti di vita vissuta.  

Estate o inverno, caldo o gelo, non c'è problema, lui è Giovanni Mincarini, della scuola di Tom Rosati... Tutta sostanza.

Foto 1: Mincarini festeggia in famiglia

Foto 2 e foto 3: la squadra della rappresentativa abruzzese Allievi, campione d'Italia nel 1982. Mincarini è il primo a sinistra in piedi, con la barba.









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