sabato 21 marzo 2020

Leonardo Gravina, figlio d’arte al vertice

Che la famiglia Gravina avesse un grande feeling dello sport, lo si sapeva già e da tanto tempo. Fin dal miracolo calcistico del Castel di Sangro degli anni novanta, un paesino oggi di quasi 7000 abitanti ma molti di meno in quell’epoca arrivato sino alla serie B. “Mente” del progetto, Gabriele Gravina oggi numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Una tradizione che prosegue e si allarga anche ad altre realtà sportive, perché da circa un anno il figlio Leonardo ha intrapreso un percorso importante, ma nel mondo del golf. E’ infatti lui il numero uno della Federazione Italiana Golf in Abruzzo e in questo breve periodo, pur avendo a disposizione pochi fondi, è riuscito a portare una ventata di ottimismo, oltre a diverse iniziative.
Poi, purtroppo, è arrivato il maledetto Covid-19 a fermare tutto. Per ora: “È una fase delicatissima, lo sappiamo bene. Questo è il momento di sconfiggere l’avversario con un grande gioco di squadra, fatto di cameratismo e solidarietà. Occorre abbandonare i personalismi e i singoli interessi, sacrificando una parte di noi stessi nell’interesse comune: solo così avremo la meglio.
Utilizzando un parallelismo con lo sport, il Coronavirus è un avversario ignobile perché silente, ma l’amore e il rispetto verso il prossimo rappresentano l’unico vaccino ad oggi disponibile.
Consideriamo quella a cui siamo sottoposti in questo periodo come una pausa da tutto, che ci darà modo di ragionare anche su come migliorare se stessi, per essere di pari passo migliori nello sport e nella vita. Perché, in fin dei conti, il golf con i suoi valori di correttezza comportamentale, è lo specchio di quello che siamo”.
In particolare, tra gli obiettivi di Leonardo Gravina c’è di far ripartire appena possibile il progetto golf nelle scuole, che stava riscuotendo un notevole successo nelle sedi scelte, cioè L’Aquila e Pescara.
Questa passione di Leo per il golf nasce dal fatto che è innanzitutto un buon giocatore e poi abita proprio all’interno del circolo di Miglianico. Cosa volere di più? Ma adesso è il momento di attendere, di progettare, ma restando chiusi in casa.



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