domenica 29 marzo 2020

Allenamento sì, ma a casa: Mimma Mandolini insegna

Non dev’essere facile restare a casa così a lungo per una come Mimma Mandolini, che dello sport ha fatto la sua ragione di vita. Campionessa internazionale di kickboxing, con l’alloro europeo conquistato quando la maggior parte delle sue colleghe-coetanee ha già appeso i guantoni al chiodo; oggi anche consigliere nazionale della federazione (la Fikbms) e coach oltre che manager nel settore del fitness... le sue giornate di lavoro durano abitualmente 16 ore! E adesso... come fare per gestire questo periodo di isolamento? “Siamo in casa, in spazi ridotti. Ogni giorno bisogna fare qualcosa, a cominciare da stretching e mobilità. A livello alimentare, meno carboidrati e meno dolci, ma è chiaro che una volta a settimana l’eccezione ci sta, perché è importante curare anche la psiche”. E l’atleta della kickboxing? “E’ molto difficile, perché occorre il confronto col partner, che manca. Bisogna allenare la parte cardiaca, con circuiti brevi e intensi, mentre a livello tecnico si può fare poco”. Cosa propone oggi la kick abruzzese? “Dopo i fasti degli anni passati, c’è stato un naturale ricambio generazionale. Segnalo un giovane davvero promettente, Alessandro Caputo, che ha già vinto europeo e mondiale. A livello femminile, purtroppo una nuova Mimma Mandolini non la vedo ancora, credo si debba aspettare qualche anno”. Perché una donna dovrebbe praticare questa disciplina? “A me personalmente ha dato tutto, in particolare una grande forza mentale e disciplina ferrea anche nei momenti di difficoltà, come questo. Ritengo che questo percorso non conosca differenze di sesso”. Hai anche un ruolo federale importante: ci punti? “Per me innanzitutto è un onore, anche se non è facile riuscire a seguire tutte le attività. L’Abruzzo è ben rappresentato, perché vorrei ricordare che il mio storico maestro, Riccardo Bergamini, è vice-presidente della federazione”. Quando riprenderà a vivere il mondo dello sport, a tuo avviso? “Non lo so, spero presto, è chiaro. Ma dopo che i Giochi Olimpici di Tokyo sono stati rinviati di un anno, le mie previsioni dicono che bisognerà attendere ancora qualche mese. Prima dovranno ripartire altre attività del quotidiano”.




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