domenica 6 dicembre 2020

Maratona di Valencia: D'Onofrio 2h15'40"

Tutto diverso dal solito, ma con un comun denominatore unico che si chiama corsa. Rimarrà nella storia questa edizione della Maratona di Valencia, alla quale hanno partecipato – una volta usciti dalla cosiddetta “bolla” che ha protetto gli atleti fino a pochi minuti prima della partenza – pochi selezionati top runners. I migliori al mondo, solo loro, perché la gara per ovvi motivi di sicurezza non è stata aperta alla abituale massa di amatori. Ha avuto l'onore e il pass per partecipare, il 27enne di poliziotto di Scontrone (Aq) Daniele D'Onofrio, all'esordio sulla distanza di maratona dopo tanti successi collezionati nella mezza.

Ebbene, dopo essere transitato a metà gara in 1h06'47”, ha completato dignitosamente la sua prima avventura sui 42,195 km, corsi in un contesto pieno zeppo di stelle della specialità, con misure anti contagio stringenti e in condizioni ambientali favorevoli (start intorno ai 7 gradi, al traguardo 13), in 2h15'40”. Ha chiuso in 59esima posizione. Piuttosto soddisfatto, ma soprattutto sereno. Lo intercetto al telefono mentre. Stanco ma nemmeno troppo, si sta concedendo perfino una passeggiata pomeridiana per le vie della splendida città spagnola.

“Prova superata, sono felice di come è andata, è stata una prima volta che mi infonde fiducia in vista della prossima maratona che probabilmente farò ad aprile. Dal trentesimo chilometro in poi, quando la lepre ha terminato il proprio lavoro, il mio gruppetto si è sfilacciato e sono rimasto da solo. Poi sono riuscito a superare una crisi avuta intorno al 37° km: è il cuore che mi ha portato all’arrivo. In generale ho provato sensazioni ottime, ho corso con facilità, a volte uscivano anche chilometri sotto i tre minuti e mi dicevo di non esagerare. Adesso so che posso passare sotto l’ora e sei minuti alla mezza e ho capito dove posso migliorare”. I programmi della vigilia erano proprio questi, vale a dire un passaggio tranquillo alla mezza per poi cercare di arrivare al traguardo senza traumi dovuti all'inesperienza. Ovvio che a voler rischiare davvero, un crono inferiore di almeno un paio di minuti sarebbe stato auspicabile oltre che possibile, ma era troppo importante iniziare con il piede giusto questa nuova avventura.

Per la cronaca, la velocissima Maratona di Valencia è stata vinta in 2h03”00 dal keniano Evans Chebet (sesto crono all time) in volata sul connazionale Lawrence Cherono (2h03'04, settimo all time), terzo l'etiope Birhanu Legese in 2h03'16. In undici sotto le 2h06', in trenta sotto le 2h10', in quarantuno allo standard olimpico di 2h11:30.

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