venerdì 6 dicembre 2013

"DIVERSAMENTE UGUALI": ECCO A VOI IL SITTING VOLLEY





COMUNICATO STAMPA

SCOPRIAMO IL SITTING VOLLEY

GIOVEDI' 12 DICEMBRE LA CONFERENZA STAMPA





Giovedì 12 dicembre nella sala consiliare del Comune di Montesilvano (ore 11.30) verrà presentata la prima edizione di “Diversamente uguali”, manifestazione di sitting volley.

Un evento promosso dal Cip (comitato paralimpico, sezione di Pescara), dall'associazione Città Nuova e patrocinato dal Comune di Montesilvano.



“Diversamente uguali” si terrà in due giorni, nel week-end 14 e 15 dicembre. Il sabato pomeriggio si terrà – come da locandina allegata – un convegno dedicato, mentre la domenica si giocherà un torneo a quattro (presenti le squadre di Pescara, Latina, Mondragone e Castenaso) preceduto da una partita di pallavolo di vecchie glorie abruzzesi contro le vecchie glorie della nazionale azzurra.



Ci farebbe piacere avervi nostri ospiti sia alla conferenza stampa sia nei giorni dell'evento.

Grazie in anticipo per l'attenzione che vorrete riservarci.





UFFICIO STAMPA, IMMAGINI E VIDEO

A CURA DI

PAOLO SINIBALDI PUBBLICHE RELAZIONI






CHE COS'E' IL SITTING VOLLEY





Il Sitting Volleyball è uno sport derivato dalla pallavolo, inventato nei Paesi Bassi nel 1957 come sport adattato per la pratica sportiva delle persone diversamente abili. Consiste in una pallavolo giocata stando seduti sul pavimento, con il campo più piccolo e con la rete più bassa. Il giocatore che tocca la palla deve trovarsi con le natiche a contatto con il pavimento nel momento in cui tocca la palla. Per la sua particolarità, il Sitting Volleyball ha la caratteristica di favorire l'integrazione sociale delle persone diversamente abili, dato che può essere praticato senza distinzione da diverse categorie di diversa abilità (amputati, poliomielitici, paraplegici, cerebrolesi, les autres) e allo stesso tempo anche da soggetti normodotati, non richiedendo l'utilizzo di strumenti specifici come le sedie a ruote. Pertanto può essere considerato uno sport “open”, dato che nella stessa squadra possono trovare spazio soggetti normodotati e soggetti diversamente abili, con qualsiasi forma di diversa abilità.




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