Il 4 maggio è un primo step verso un ritorno graduale alla normalità, anche per il mondo dello sport. Ora si entra nella fase più strettamente operativa, alla ricerca delle forme giuste ma anche concrete e tenendo sempre in primo piano la sicurezza e il distanziamento sociale. Ne hanno discusso in videoconferenza il presidente del Coni abruzzese Enzo Imbastaro, i rappresentanti di alcune federazioni del pescarese e regionali e il sindaco di Pescara Carlo Masci, che ha chiesto questo incontro alle parti sportive per capire meglio come muoversi, con l’assessore comunale allo sport Patrizia Martelli, il presidente della commissione sport Adamo Scurti e il consigliere Claudio Croce.
In primo piano la riapertura degli impianti (a cominciare dal polo principale, cioè lo stadio “Adriatico-Cornacchia”), quali atleti potranno accedervi, la distinzione tra sport individuali e sport di squadra, così come le prospettive in chiave estiva.
La parte sportiva era rappresentata, oltre che da Imbastaro, dal segretario regionale Claudio Ruffilli, dalla Figc provinciale (delegato Emidio Santacroce), dall’atletica provinciale (delegato Augusto D’Agostino), dalla pallacanestro regionale (presidente Francesco Di Girolamo), dalla pallavolo provinciale Pe-Ch (delegato Mattia Di Gregorio), dagli sport rotellistici regionali (presidente Giovanni Di Eugenio) e dal nuoto regionale (presidente Cristiano Carpente).
Il Coni in apertura ha espresso la sua posizione: “Ho chiesto di prolungare l’orario di apertura degli impianti - ha dichiarato Imbastaro - quando ovviamente si allargherà la possibilità di praticare attività sportive a tutti e non, come in questa prima fase, ai soli atleti di interesse nazionale. E poi l’aspetto economico: chiediamo a gran voce, a tutela delle società sportive già messe a dura prova da questo lungo e forzato stop, di congelare gli affitti delle strutture. Ho visto buona volontà dall’area politica, che nei limiti del possibile cercherà di fare la sua parte”.
Non semplice da dipanare la matassa riguardo all’accesso agli impianti sportivi ad esempio degli atleti di sport di squadra, seppur in forma individuale. In questo senso occorrerà attendere direttive nazionali, come del resto si attende che tutte le federazioni diramino le liste degli atleti di “interesse” che potranno da subito usufruire degli impianti (dei campi, ma attenzione, non degli spogliatoi).
Si è parlato infine di prospettive estive, con riferimento alle tante attività sportive legate ai bambini. Come ad esempio il tradizionale progetto “Lo sport non va in vacanza”. Anche in questo caso, è innegabile che le problematiche siano tante e siano correlate all’andamento del virus nelle prossime settimane. In ogni caso, sono al vaglio formule alternative e per questo le parti si sono date un nuovo appuntamento tra due settimane.
Nella foto, il presidente del Coni Abruzzo.

Dal 1990, tutto per la comunicazione. Io sono PAOLO SINIBALDI, mi occupo di PUBBLICHE RELAZIONI e questo è il mio blog ufficiale. Insieme a Luca Romano - che si occupa della parte tecnica ho creato @LaTvlab - laboratorio televisivo che guarda al futuro ma non dimentica il passato. Ci trovate su tutti i social. Per info e collaborazioni: paolo.sinibaldi@gmail.com, infotvlab@gmail.com, p.sinibaldipubblicherelazioni@gmail.com. Account YouTube: latvlab.
giovedì 30 aprile 2020
mercoledì 29 aprile 2020
Parliamone... social version puntata 10
https://youtu.be/9ZuPr6uiIpQ
#Parliamone... social version (puntata 10): l'#ospite in videocollegamento è il #rugbista della #nazionale e della #BenettonTreviso, il teramano #MarcoRiccioni.
Ma anche...
- #rassegna media internazionale, nazionale e sportiva.
- il momento social, a casa dei #parrucchieri #StileDue (#video interessantissimo di Aurelio Giansante, davvero utile per tutte le donne in visione).
- l'aforisma.
* Da un'idea di #PaoloSinibaldi.
* Con la collaborazione di Vittoria Marzari.
👍 State con noi, anche e soprattutto in #Emergenza #Covid19 #Coronavirus.
#LaTvlab #SocialMediaServiceTelevision #ComunicazioneIntegrata #TelevisioneSocial
🏈🇮🇹🆕️
#Parliamone... social version (puntata 10): l'#ospite in videocollegamento è il #rugbista della #nazionale e della #BenettonTreviso, il teramano #MarcoRiccioni.
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🏈🇮🇹🆕️
martedì 28 aprile 2020
domenica 26 aprile 2020
In Kuwait con un sogno: Tokyo... 2021
E’ giovane - 29 anni - e con un obiettivo ben preciso da raggiungere. Simone Testasecca è un allenatore di nuoto che fino a qualche mese fa viveva a Montesilvano e, passando per esperienze prima a Modena e poi in Florida, dal primo ottobre scorso è in Kuwait dove è il responsabile del Senior team della federazione locale.
Come sei arrivato in Kuwait?
“Sono arrivato qui tramite Gianluca Alberani (famoso coach internazionale, ndc), che era stato contattato da Husain al Musallam vicepresidente della Fina e presidente del comitato olimpico asiatico, Alla ricerca di allenatori per la nazionale di nuoto del Kuwait”.
Come si svolgeva la vita in Kuwait fino a due mesi fa e come è ora la situazione?
“Fino a due mesi fa la vita si svolgeva normalmente, con sedute intense di allenamento tranne il venerdì, che qui è giorno di preghiera. Dal 12 marzo invece c'è stato il blocco totale, comprese le piscine e le palestre. Sto comunque continuando a seguire gli atleti con allenamenti homemade per cercare di mantenere la forma fisica. La ripresa delle attività è prevista per il 24 maggio, in concomitanza con la fine del Ramadan”.
Che cosa hai trovato al tuo arrivo, a livello sportivo?
“Hanno strutture incredibili, in cui più volte hanno ospitato i giochi del golfo Arabico e a novembre i mondiali juniores di pallanuoto. Per quanto riguarda il livello dei nuotatori, il Kuwait è il paese più forte nel golfo Arabico: la squadra assoluta è composta da 8 atleti dai 16 anni in su. Ci sono diversi elementi che rientrerebbero in finale B anche nei campionati italiani assoluti”.
Lontanissimo da casa, qual è il tuo obiettivo?
“Andare alle Olimpiadi. Abbiamo un atleta, Waleed Abdulrazzaq, che agli scorsi mondiali in Corea ha nuotato 50.61 nei 100 stile libero e il minimo olimpico era stato fissato in 50.03. Ci siamo quasi”.
In Kuwait cosa pensano della pandemia?
“Il Kuwait è stato tra i primi a chiudere totalmente le frontiere. Infatti i numeri sono molto bassi ed è il paese con più tamponi effettuati in relazione alla popolazione. Qui sono abbastanza ottimisti e stanno programmando il futuro”.
E l’Italia?
“Mi manca tanto nonostante i problemi. Spero ci siano le condizioni per poter tornare un giorno e riportare l'esperienza maturata”.
Nella foto in alto, Simone Testasecca è con Ali Zamel, classe 2002, il nuotatore con maggiori prospettive del Kuwait.
Come sei arrivato in Kuwait?
“Sono arrivato qui tramite Gianluca Alberani (famoso coach internazionale, ndc), che era stato contattato da Husain al Musallam vicepresidente della Fina e presidente del comitato olimpico asiatico, Alla ricerca di allenatori per la nazionale di nuoto del Kuwait”.
Come si svolgeva la vita in Kuwait fino a due mesi fa e come è ora la situazione?
“Fino a due mesi fa la vita si svolgeva normalmente, con sedute intense di allenamento tranne il venerdì, che qui è giorno di preghiera. Dal 12 marzo invece c'è stato il blocco totale, comprese le piscine e le palestre. Sto comunque continuando a seguire gli atleti con allenamenti homemade per cercare di mantenere la forma fisica. La ripresa delle attività è prevista per il 24 maggio, in concomitanza con la fine del Ramadan”.
Che cosa hai trovato al tuo arrivo, a livello sportivo?
“Hanno strutture incredibili, in cui più volte hanno ospitato i giochi del golfo Arabico e a novembre i mondiali juniores di pallanuoto. Per quanto riguarda il livello dei nuotatori, il Kuwait è il paese più forte nel golfo Arabico: la squadra assoluta è composta da 8 atleti dai 16 anni in su. Ci sono diversi elementi che rientrerebbero in finale B anche nei campionati italiani assoluti”.
Lontanissimo da casa, qual è il tuo obiettivo?
“Andare alle Olimpiadi. Abbiamo un atleta, Waleed Abdulrazzaq, che agli scorsi mondiali in Corea ha nuotato 50.61 nei 100 stile libero e il minimo olimpico era stato fissato in 50.03. Ci siamo quasi”.
In Kuwait cosa pensano della pandemia?
“Il Kuwait è stato tra i primi a chiudere totalmente le frontiere. Infatti i numeri sono molto bassi ed è il paese con più tamponi effettuati in relazione alla popolazione. Qui sono abbastanza ottimisti e stanno programmando il futuro”.
E l’Italia?
“Mi manca tanto nonostante i problemi. Spero ci siano le condizioni per poter tornare un giorno e riportare l'esperienza maturata”.
Nella foto in alto, Simone Testasecca è con Ali Zamel, classe 2002, il nuotatore con maggiori prospettive del Kuwait.
sabato 25 aprile 2020
Lettera della Fise alla Regione Abruzzo
⭕ LA LETTERA DELLA FISE ABRUZZO AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE D'ABRUZZO E AGLI ASSESSORI DELLO SPORT E DELL'AGRICOLTURA 🆘️
La ripresa degli sport equestri in Abruzzo, più che un'esigenza è una vera e propria emergenza. Il presidente della Federazione italiana sport equestri (comitato regionale) Rocco De Nicola ha inviato una accorata lettera alla Regione Abruzzo per sensibilizzare tutti a una questione gravissima che sta mettendo a repentaglio anche la vita dei cavalli.
"Il Coronavirus ha purtroppo prodotto devastanti conseguenze non solo sanitarie ma anche sotto l’aspetto economico, sottoponendoci a una prova grave, tra le più difficili degli ultimi decenni.
D’altra parte, la pratica degli Sport Equestri e l’allevamento e addestramento del cavallo atleta è perfettamente compatibile con le misure di prevenzione del contagio, perché prevede un ampio distanziamento, si pratica all’aria aperta e non produce contatto fisico tra i praticanti, né prevede l’utilizzo di ambienti chiusi.
L’attività equestre nella nostra Regione oltre ad essere una importane realtà sportiva, socializzante, curativa e riabilitativa, ha anche un valore economico con un indotto e sviluppi occupazionali apprezzabili.
Il necessario e inevitabile blocco dell’attività sportiva per impedire la diffusione del virus ha provocato una fortissima crisi di questo settore, resa ancor più grave proprio per la presenza di quei fantastici compagni di gioco e di sport che sono cavalli e pony, che necessitano di cure, mantenimento, pulizia, movimento e benessere, anche in questa fase di inerzia forzata.
Chiedo un Vostro urgentissimo intervento di aiuto economico per le ASD affiliate alla Federazione Italiana Sport Equestri e ad altre organizzazioni e per consentire la ripresa dell’attività equestre nell’ambito delle Associazioni Sportive abruzzesi già gravemente compromessa.
A tal fine le nostre organizzazioni saranno impegnate a garantire il pieno rispetto delle norme in tema di sicurezza della Sanità pubblica che sono ulteriormente adattate alla nostra specifica realtà sportiva (scaglionamento degli accessi alle strutture, diversificazione di orari e giornate, creazione di spazi dedicati, ecc.)".
La ripresa degli sport equestri in Abruzzo, più che un'esigenza è una vera e propria emergenza. Il presidente della Federazione italiana sport equestri (comitato regionale) Rocco De Nicola ha inviato una accorata lettera alla Regione Abruzzo per sensibilizzare tutti a una questione gravissima che sta mettendo a repentaglio anche la vita dei cavalli.
"Il Coronavirus ha purtroppo prodotto devastanti conseguenze non solo sanitarie ma anche sotto l’aspetto economico, sottoponendoci a una prova grave, tra le più difficili degli ultimi decenni.
D’altra parte, la pratica degli Sport Equestri e l’allevamento e addestramento del cavallo atleta è perfettamente compatibile con le misure di prevenzione del contagio, perché prevede un ampio distanziamento, si pratica all’aria aperta e non produce contatto fisico tra i praticanti, né prevede l’utilizzo di ambienti chiusi.
L’attività equestre nella nostra Regione oltre ad essere una importane realtà sportiva, socializzante, curativa e riabilitativa, ha anche un valore economico con un indotto e sviluppi occupazionali apprezzabili.
Il necessario e inevitabile blocco dell’attività sportiva per impedire la diffusione del virus ha provocato una fortissima crisi di questo settore, resa ancor più grave proprio per la presenza di quei fantastici compagni di gioco e di sport che sono cavalli e pony, che necessitano di cure, mantenimento, pulizia, movimento e benessere, anche in questa fase di inerzia forzata.
Chiedo un Vostro urgentissimo intervento di aiuto economico per le ASD affiliate alla Federazione Italiana Sport Equestri e ad altre organizzazioni e per consentire la ripresa dell’attività equestre nell’ambito delle Associazioni Sportive abruzzesi già gravemente compromessa.
A tal fine le nostre organizzazioni saranno impegnate a garantire il pieno rispetto delle norme in tema di sicurezza della Sanità pubblica che sono ulteriormente adattate alla nostra specifica realtà sportiva (scaglionamento degli accessi alle strutture, diversificazione di orari e giornate, creazione di spazi dedicati, ecc.)".
mercoledì 22 aprile 2020
PARLIAMONE... social version puntata 8
https://youtu.be/oe5s-7vGq1c
+++ ORA IN ONDA +++
Ecco l'ottava puntata di #Parliamone... social version.
Si parla di #finanza, e delle nostre finanze, in tempo di #Coronavirus..
Ospite: VINCENZO DI PECO, consulente finanziario di una grande banca di investimento.
📉🆘💲
E poi: rassegna stampa (in questo caso un video che sta facendo molto discutere), momento social (non vi perdete la poesia pescarese di Cetteo Pennese) e l'aforisma questa settimana di Vittoria Marzari.
Dove: sui social network di #LaTvlab FACEBOOK - INSTAGRAM E YOUTUBE.
Durata: 15'.
+++ ORA IN ONDA +++
Ecco l'ottava puntata di #Parliamone... social version.
Si parla di #finanza, e delle nostre finanze, in tempo di #Coronavirus..
Ospite: VINCENZO DI PECO, consulente finanziario di una grande banca di investimento.
📉🆘💲
E poi: rassegna stampa (in questo caso un video che sta facendo molto discutere), momento social (non vi perdete la poesia pescarese di Cetteo Pennese) e l'aforisma questa settimana di Vittoria Marzari.
Dove: sui social network di #LaTvlab FACEBOOK - INSTAGRAM E YOUTUBE.
Durata: 15'.
Atletica: Stefano Mei e il suo legame con l’Abruzzo
Stefano Mei è stato uno dei più grandi esponenti che l’atletica leggera abbia mai avuto. In Italia e nel mondo. Mezzofondista dal talento cristallino, forte in campestre e fortissimo in pista, polivalente dagli 800 ai 10.000 metri, mai sceso a compromessi con le lusinghe del doping. Campione europeo dei 10.000 metri a Stoccarda 1986 in una storica volata a tre tutta azzurra, davanti a Cova e Antibo. Elegantissimo nel suo incedere da vero campione con la C maiuscola, oggi Mei è un dirigente sportivo dell’atletica che ha l’obiettivo di diventare presidente nazionale, ma soprattutto ha voglia che i “suoi” ragazzi tornino in campo: “L’atletica deve ripartire, ma al momento credo debba prevalere la razionalità. Dovendo evitare ogni tipo di assembramento e considerata la lunghezza di un meeting del nostro sport, vedo tante problematiche da risolvere e immagino un ritorno alle attività dopo agosto. Finché non si troverà una soluzione al problema-Coronavirus, conviene aspettare e accettare anche qualche eventuale cambiamento che giocoforza questa emergenza comporterà. In atletica e in tutti gli altri ambiti della nostra vita”. Che rapporto hai con l’Abruzzo? “Farò una confidenza. La mia prima fidanzatina, quando avevo 17 anni, era proprio di Pescara ed era Anche lei una atleta ma... non svelerò il suo nome! E poi, ancora oggi, ho tanti amici, mi vengono in mente ad esempio Mario De Benedictis (fratello del marciatore olimpico Giovanni, ndc.) e Augusto D’Agostino (ex commissario tecnico della nazionale, ndc.) che mi ha visto nascere sportivamente parlando. Ho un debole per Pescara in particolare, perché quando ho gareggiato all’Adriatico-Cornacchia ho sempre fornito belle prove”. Un abruzzese o una abruzzese che ipotizzi ad altissimi livelli in futuro? “Mi pare che la teramana Gaia Sabbatini rappresenti più che una promessa e sono convinto che potrà affermarsi a livelli ancora più alti, se continuerà il suo processo di maturazione”. Andrà tutto bene? “Dobbiamo gestire questa emergenza con un po’ di educazione, quella che credo stia un po’ mancando se devo giudicare le immagini che ci propongono spesso i nostri tg, assembramenti, divieti violati ecc. Il popolo italiano deve fare uno scatto di qualità nel nostro vivere civile. Dopodiché sì, andrà tutto bene. Ne approfitto per ricordare Donato Sabia, atleta e grande amico, che ha perso la vita per questo maledetto virus”.
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